Sono sempre di più i gaming phone che popolano il panorama mobile, preferiti dai gamers anche molto esigenti che vogliono il meglio nel divertirsi in mobilità. A tentare di distinguersi in questo settore è la cinese Lenovo che, forte del suo know how nel settore gaming per computer, ha presentato l’originalissimo smartphone per gamers Lenovo Legion Phone Duel (atteso in Cina tra le fine di Luglio e l’inizio di Agosto e, in seguito, anche in Europa).
Il design del Lenovo Legion Phone Duel (169.17 x 78.48 x 9.9 mm, per 239 grammi), in patria denominato alternativamente “Lenovo Legion Phone Pro”, è senza dubbio alquanto originale: il lato corto alto ospita uno dei 4 microfoni mentre, in basso, si trova una porta microUSB Type-C ed il carrellino per le SIM: sul lato lungo di destra è presente la autoritraente (in caso di caduta) selfiecamera a pop-up da 20 (f/2.2, rimozione dello sfondo via AI, enfatizzazione, sino a 100 livelli di intensità, della propria persona, adesivi Playground “Playmoji”) megapixel, posta in una posizione ideale per trasmettere sé stessi durante uno streaming videoludico mente, su quello di sinistra, si trova una seconda microUSB Type-C per la ricarica della batteria nel mentre si gioca.
Gli speaker, due, contenenti amplificatori AWINIC 88264, sono posti nelle strettissime cornici frontali e assicurano un suono stereo rivolto verso l’utente: tra di essi, inclusivo dello scanner per le impronte digitali, è presente un AMOLED display FullHD+ (2340 x 1080 pixel) da 6.59 pollici, redatto secondo l’aspetto panoramico a 19.5:9, con 144 Hz di refresh rate e 240 Hz di frequenza di campionamento del tocco.
Sul retro del Lenovo Legion Phone Duel, con le parti più esterne, in orizzontale, fatte in fibra di carbonio per una miglior impugnabilità, le due fotocamere, da 64 (f/1.89, pixel da 0.8 micron, pixel binning 4-in-1 per foto da 16 mpx, sensore da 1/1.72, video in 4K@30fps) e 16 (f/2.2, ultragrandangolo a 120°, pixel da 1 micron) megapixel si trovano letteralmente al centro della scocca, accanto al logo a LED (con finiture differenziate a seconda che si scelga la colorazione nera con accenti rossi o blu), che in una sua biforcazione ospita un Flash Dual LED. Ad aumentare il coinvolgimento videoludico concorrono, oltre al giroscopio interno, impiegato nel prendere la mira e nel muovere i personaggi, ben due motori vibrazionali, incaricati di presiedere le simulazioni “Touch and move“, restituendo la sensazione dei colpi ricevuti e inferti.
Supportato da un sistema di dissipazione termica a liquido avallato da 14 sensori di temperatura, nel Legion Phone Duel il processore octacore (overcloccato a 3.1 GHz) Snapdragon 865+, in tandem con l’ottimizzata (del 10%) GPU Adreno 650, opererà con 12/16 GB di RAM (LPDDR5) e 256/512 GB di storage (UFS 3.0), dando vita a diversi allestimenti, ovviamente ciascuno con un proprio prezzo di listino. Nello specifico, il modello con 8+128 GB sarà venduto a 3.499 yuan (intorno ai 431 euro), quello da 12+128 a 3.899 yuan (pressappoco 480 euro), quello da 12+256 GB a 4.199 yuan (intorno ai 518 euro), e quello da 16+512 GB a 5.999 yuan (sui 740 euro)
Eccezionalmente completo è anche il settore connettività del Lenovo Legion Phone Duel, inclusivo del Dual SIM con 4 e 5G (stand-alone e non), del Bluetooth 5,0, del Wi-Fi ax con antenne 2×2 MIMO, del GPS (BeiDou, Glonass, Galileo, QZSS), del modulo NFC, di sensori a ultrasuoni (per i trigger, utili anche per tornare indietro nelle clip registrate), e delle summenzionate due microUSB Type-C.
La batteria, da 5.000 mAh, suddivisa in due unità gemelle da 2.500 mAh, si carica a 90W (da 0 a 100% in 30 minuti) mediante la tecnologia TurboPower (sino al 50% in 10 minuti) che si avvale simultaneamente delle due porte microUSB Type-C. Il sistema operativo, a base Android 10, è Legion OS, una personalizzazione di ZUI 12 con i controlli virtuali del gamepad affidati al Lenovo Legion Assistant l’hub Lenovo Legion Realm (per modificare i settaggi dell’hardware, selezionare la rete al momento con minor latenza, visionare gli ultimi giochi scaricati, etc).