Nel corso dell’evento “Reimagine Mirrorless”, la nipponica Canon, abbandonando per un istante il core business delle macchine fotografiche reflex, è tornata a dedicarsi ai più compatti modelli privi di pentaprisma, presentando le nuove Canon EOS R5 e R6. In precedenza, il costruttore aveva curato anche la fase di stampa, con la messa in campo delle vivaci stampanti fotografiche smart Selphy Square QX10.
La fotocamera EOS R5 (dal 30 Luglio, a 4.709 euro) è il modello di punta della coppia di mirrorless di fresco varo: il corpo (650 grammi), realizzato in lega di magnesio ed attenzionato in modo da resistere a polvere, acqua, ed intemperie, ospita un sensore CMOS “full frame” da 45 megapixel, con sensibilità ISO sino a 51.200, stabilizzato via 5 assi (IBIS) che, abbinato a lenti sempre stabilizzate, è gestito dal processore Digic X.
In ragione di tale scelta, è possibile realizzare raffiche da 20 fps avvalendosi dell’otturatore elettronico, che scendono a 12 fps optando per quello meccanico: i video, che possono ottenere l’oversampling in 5.1K di risoluzione, oscillano tra l’8K a 29.67 fps (registrato in formato RAW) ed il 4K@120fps, venendo stabilizzati sino a 8 stop, e memorizzati in locale sui due slot disponibili (di cui uno per le schede SD UHS II ed uno per le CFexpress). Il sistema di messa a fuoco, portato all’incredibile velocità di 0.05 secondi, non si ferma nel riconoscere gli occhi ed il volto delle persone (ora lo fa anche con quelli di uccelli, cani e gatti), ma è in grado di tenere sempre al centro il soggetto scelto ancorandone la testa e le spalle, sì da scongiurare il cambio di focus nel caso si volti improvvisamente.
Più accessibile (fine Agosto, a 2.829 euro), è la EOS R6, realizzata in policarbonato (598 grammi). Quest’ultima usa un sensore sempre Full Frame stabilizzato a 5 assi (In-Board Image Stabilization, IBIS appunto), sino a 8 stop, ma da 20.1 megapixel, tratto dalla Canon EOS 1DX MarkIII di cui non condivide le capacità di registrazione: le clip, infatti, sono redatte in 4K@60fps (o in FullHD@120fps), memorizzate sui due slot per le schede SD UHS-II.
In compenso, le raffiche di foto rimangono immutate per capacità rispetto al modello premium, con 12 fps sotto otturatore meccanico, 20 con quello elettronico: anche il sistema di messa a fuoco risulta in comune con la R6, visto che l’area di AF copre il 100×100 del sensore, attraverso l’attenzionamento di 1.053 punti durante la modalità di selezione automatica, che salgono a 6.072 propendendo per la selezione manuale. Sempre con Bluetooth, il modello di mirrorless Canon EOS R6 integra il Wi-Fi a 2.4 GHz, contro i 5 GHz supportati dall’R6.
In precedenza, con lo scopo di rendere tangibili le foto, in particolar modo quelle scattate con lo smartphone, il brand di Tokyo aveva presentato la stampante fotografica compatta (a sublimazione) Selphy Square QX10: il modello in questione, disponibile all’acquisto (159 euro) in varie colorazioni (nero, rosa, bianco, verde), associato allo smartphone mediante la scansione di un codice QR, permette di stampare, in 43 secondi, su carta adesiva Canon XS-20L di forma quadrata, foto in formato 68×68 mm, con un bordo bianco in stile Polaroid utile per dediche e firme. Grazie alla companion app “Selphy Photo Layout”, è inoltre possibile applicare layout, filtri, timbri, e bordi particolari, prima di procedere alla stampa, senza preoccuparsi troppo del fattore autonomia, stante la dotazione di una batteria a carica rapida via USB.