Tre ingegneri della NASA progettano una collana anti Covid-19

“Pulse”, questo è il nome del ciondolo smart proposto dalla NASA, è stato progettato con l’obiettivo di proteggere naso, occhi e bocca, riducendo drasticamente le possibilità di contagio da Coronavirus. Ecco come funziona.

Tre ingegneri della NASA progettano una collana anti Covid-19

Con la diffusione su scala mondiale del Coronavirus, una delle principali raccomandazioni della comunità medico-scientifica è stata quella di lavarsi accuratamente le mani, evitando di toccarsi naso, occhi e bocca, principali vie di accesso al virus.

Per aiutare le persone a non mettere in atto dei comportamenti istintivi ma determinanti per il contagio, un team di tre ingegneri del Jet Propulsion Lab (JPL) della NASA ha deciso di sviluppare Pulse, una collana che impedisce a chi la indossa di toccarsi il volto. Il ciondolo, realizzato con componenti a basso costo oltre che di facile reperimento, funziona in maniera molto semplice attraverso un sensore di prossimità che mette in atto una vibrazione

Più nello specifico, all’avvicinarsi della mano al volto, il ciondolo rileva il movimento dell’arto attivando il motore della vibrazione, che aumenterà di intensità nel momento in cui la mano o le dita saranno sempre più prossime al capo. Il dispositivo, che mescola tecnologia e design, di fatto permetterà di ricordare a chi lo indossa di non toccarsi la faccia, gesto fin troppo spesso attuato senza nemmeno rendersene conto. 

Per poterlo realizzare, l’elenco dei pezzi e le istruzioni di montaggio sono disponibili all’interno della piattaforma Github. La NASA, convinta della validità dell’idea, si augura che “il pubblico sviluppi ulteriormente questo progetto e lo renda facilmente disponibile per la distribuzione”.

Essendo però un dispositivo fai-da-te, Pulse in nessun caso sostituisce i dispositivi medici già presenti sul mercato. Come precisato dalla celebre agenzia spaziale statunitense, i disegni di questo progetto open source non sono stati rivisti né tanto meno approvati dalla Food and Drug Administration, l’agenzia per gli alimenti e i medicinali. Non fornendo alcuna garanzia medico-sanitaria, il ciondolo non si sostituisce alle mascherine né tanto meno consente di superare le norme sul distanziamento sociale. Con questa soluzione, la NASA spera più che altro di fornire in buona fede degli strumenti atti a ridurre al minimo la diffusione di questa temibile malattia.

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