La difficile situazione che il mondo intero sta vivendo a causa del coronavirus è ben lontana dall’essere superata. I tempi di ripresa si allungano sempre più: in Italia la curva dei contagi è altalenante, alternando fasi di decrescita a fasi di crescita e il numero die morti è da capogiro. In tutti i modi si sta tentando di fronteggiare e arginare il virus, ma la situazione non è facile.
Una nuova trovata ha riguardato l’invenzione e l’utilizzo di un’applicazione da scaricare sul proprio cellulare, per tracciare i contagiati da coronavirus. Il progetto è europeo, e in Italia il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha firmato il contratto per l’app italiana, che si chiamerà “Immuni” e sarà progettata da Bending Spoons assieme al centro medico Santagostino di Luca Foresti.
Dopo la firma del contratto, il progetto passerà al vaglio della task force di Vittorio Colao, il quale in linea di massima dovrebbe dare il proprio consenso. Arcuri ha spiegato che “Immuni” sarà lanciata dapprima in alcune Regioni pilota e poi sarà estesa e, a proposito del funzionamento dell’applicazione, si è soffermato nel dettaglio di come avverrà il rilevamento.
Un ruolo cruciale è attribuito al Bluetooth del cellulare: se due persone arrivano ad una distanza tale che il Bluetooth si aggancia, allora vuol dire che quelle due persone non hanno rispettato il distanziamento sociale, sono state vicine e, dunque, a rischio contagio. Inoltre, una volta che l’app sarà attiva, inizierà a memorizzare tutti i codici identificativi, rigorosamente anonimi, con cui entra in contatto e, se una persona risulta positiva al coronavirus, l’operatore sanitario riceve il codice dal quale può scaricare i dati dell’app di quel paziente e delle persone con le quali è stato a contatto.
Un ulteriore elemento fondamentale è il diario clinico, ovvero una sezione che contiene le informazioni principali del proprietario del cellulare e, nel caso fosse affetto da covid, anche le sue condizioni di salute e i sintomi che presenta. Il progetto è a livello europeo e fino ad ora l’Italia ha ben risposto. Non resta che attendere i prossimi sviluppi.