"Pode": produzione norvegese ed avventura cooperativa con molti rompicapo

Una produzione norvegese originale, tanti rompicapo e livello narrativo incisivo: "Pode" è tutto questo, un'avventura in grado di offrire spunti divertenti e vari enigmi da risolvere.

"Pode": produzione norvegese ed avventura cooperativa con molti rompicapo

Pode” è un gioco prodotto da una piccola software house norvegese, la Henchman & Goon, che ha messo insieme le sue limitate risorse finanziare per introdurre sul mercato un’avventura che ponga sia caratteristiche classiche di questi giochi che spunti innovativi ed in grado di stupire. “Pode” è disponibile per PC, PlayStation4 e Nintendo Switch.

“Pode” mette in scena una storia in cui i due protagonisti, una piccola sfera luminosa ed un cubo molto buio, si muovono in un mondo molto variegato nelle ambientazioni attraverso una visuale in terza persona: i personaggi avanzano sempre insieme sulla stessa schermata, passando da passerelle precarie su oscuri abissi a boschi fantastici con le colorazioni tipiche dell’autunno, per esempio.

Il gioco si caratterizza specialmente per la possibilità di interpretare l’intera fase narrativa in modalità cooperativa, attraverso lo schermo condiviso, con un proprio familiare o con un amico. Inoltre, il livello di tono della storia è dato soprattutto dalle musiche, dai suoni e dalle scene video che si presentano ogni tanto, piuttosto che in un continuo trattamento vocale dei vari contesti.

I rompicapo costituiscono il principale livello di sfida di “Pode” e sono ben prodotti a livello visivo, di concetto e in originalità, ma peccano per ripetitività, accuratezza delle varie vie di soluzione non sempre esaltante e con alcuni piccoli errori che consentono di trovare il punto risolutivo anche con alcuni furbi accorgimenti: probabilmente era necessario un’attenzione migliore dei programmatori in questi enigmi.

La storia è studiata per durare mediamente dalle quattro alle cinque ore di gioco, un tempo non certo elevato, che si può moltiplicare andando alla ricerca di tutti gli oggetti collezionabili, che può costituire una sfida non indifferente, e partecipando a tutti gli enigmi possibili, anche quelli secondari e non strettamente necessari per avanzare. Certo che, come citato, la ripetitività piuttosto diffusa dei rompicapo non si presta ad una longevità del titolo immediata.

Meritano una lode sia il livello grafico che sonoro: i personaggi sanno donare, con i loro differenti poteri, tonalità diversificate agli ambienti che già si presentano sotto un disegno ottimale, con un frame rate un po’ ballerino ma non fastidioso. Molto ispirata la combinazione dei colori e la varietà dei vari paesaggi del gioco. Il lavoro svolto sulla colonna sonora da Austin Wintory, noto autore di musiche per giochi di successo, sa rendere perfettamente la giusta atmosfera a “Pode”.

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