Fresca di celebrazioni per l’ottimo risultato ottenuto in Italia, ove YouTube – secondo il report “Social media in Italia” stilato dall’esperto del settore, Vincenzo Cosenza, è risultato essere il primo social network – Google ha annunciato il rilascio di una novità relativa al suo servizio di music streaming, YouTube Music, portato nel 2018 anche nel Bel Paese quale alternativa a Spotify, ed una piccola chicca per i Creators.
Secondo quanto comunicato da Mountain View, la nuova versione di YouTube Music, relativa però all’ecosistema Android (con gli iOS users destinati a pazientare), guadagna un restyling relativo all’interfaccia della sezione “Now Playing”, come noto dedicato alla musica, o meglio al brano, al momento in riproduzione.
L’elemento che subito salta all’occhio è posto in alto ed è relativo al comando che permette di passare dal brano musicale al video (se supportato per la traccia in oggetto): tale opzione, già presente, ora assume le fattezze di un comune switch o selettore (“song/video”) di più immediata fruibilità e comprensione.
In merito ai controlli di riproduzione, alla sinistra ed a destra dei pulsanti per avanzare o tornare indietro tra le tracce in coda, spariscono i comandi like e dislike, sostituiti rispettivamente da quelli per mandare in loop la canzone in riproduzione, o per avviare la riproduzione casuale di quelle contenute in coda.
La feature di aggiunta di una traccia ad una playlist, quella per il download o la condivisione della stessa, sono ora più immediatamente accessibili, visto che basta tippare sulla copertina della canzone, per far comparire il menu contestuale che permetta le azioni in oggetto. Dulcis in fundo, tra le novità dell’aggiornamento in questione, la sezione inferiore della schermata Now Playing non reca più il titolo della prossima canzone in coda, ma palesa sia la scorciatoia “Up Next”, che porta alla lista delle canzoni in coda, che quella denominata “Lyrics”, col testo della canzone in riproduzione (ancora in versione sperimentale e non funzionante con tutti i brani).
In merito ai Creators, infine, Google ha reso noto l’avvio di un programma pilota che, per aiutare i Creators a monetizzare i propri contenuti, permetterà loro di vendere i propri spazi pubblicitari ai brand con cui sono già in contatto, all’insegna di una possibilità che, sino a poco tempo fa, era permessa solo a grandi partner, come lo studio californiano SoulPancake ed il network televisivo NBC.