La celebre piattaforma di microblog nota come Twitter non conosce tregua e, a pieno week-end in corso, ha annunciato svariate misure a favore della corretta informazione e contro le fake news, oltre alla correzione di una vulnerabilità potenzialmente pericolosa. In più, sembra che dal quartier generale del CEO Jack Dorsey sia partito l’input per testare una nuova feaure.
La prima novità twitteriana di questo fine settimana riguarda il fix di una pericolosa vulnerabilità che, basata sull’iniezione di alcune stringhe di codice nell’area (poco) protetta dell’app del canarino azzurro, avrebbe permesso all’hacker di impadronirsi di un account, pubblicando nella Timeline, leggendo i messaggi privati, ed accedendo a informazioni riservate. La falla di sicurezza in oggetto, riscontrata solo sulle versioni Android dell’app, è stata risolta con l’ultimo aggiornamento rilasciato e, secondo il colosso di San Francisco, non vi sono prove – stante la mancanza di segnalazioni giunte – che possa essere stata usata per qualche abuso: nel dubbio, come sta consigliando anche lo staffi di sicurezza di Twitter, è bene aggiornare l’app, cambiare la password dell’account, e blindarne l’accesso mediante l’autenticazione a due fattori.
Sempre in tema di sicurezza, con un occhiolino al tema della disinformazione, Twitter ha annunciato due iniziative. La prima riguarda la cancellazione di 88 mila account, in gran parte dei bot, gestiti da una media agency saudita (“Smaat”) con legami governativi, che – in arabo ma non solo – condividevano contenuti per migliorare l’immagine (e promuovere gli interessi) del regno medio-orientale sia presso gli stessi sauditi che in Occidente, e col fine di criticare i rivali del vicino Iran.
Sempre per contrastare la disinformazione, in vista delle prossime presidenziali USA, Twitter riapplicherà ai candidati (al Senato, alla Camera, al ruolo di governatori) le etichette già viste per le consultazioni di mid-term del 2018. Queste labels, curate dalla no-profit Ballotpedia, compariranno sulle Pagine dei candidati e, in esse, sui tweet e retweet condivisi, anche se all’esterno della piattaforma, sotto forma di contenuti inglobati, e recheranno diverse info, tra cui la carica per cui si corre, lo Stato, ed il distretto di riferimento.
Infine, oltre alle iniziative per la sicurezza della piattaforma, Twitter si è concentrata anche sulla sperimentazione (dopo quella che permetterà di programmare i tweet) di una nuova funzione, come confermato da alcuni screenshot che, emersi in Rete grazie ad AndroidPolice, parlano della feature “continua discussione“, probabilmente concessa in dote a pochi utenti, in possesso dell’ultima versione del canarino azzurro, via attivazione da server remoto. Tale opzione scatterà quando, intenti a scrivere un post, si effettuerà uno swipe verso il basso, sino all’area “Che c’è di nuovo?” ove, rilasciando il dito, comparirà l’ultimo thread che si è scritto con, in bell’evidenza in calce allo stesso, il menzionato pulsante per continuare la discussione. Purtroppo, per aggiornare i post più vecchi, l’escamotage risolutivo prevederà ancora l’espediente dell’auto-risposta.