Come ogni social di una certa importanza, anche Twitter, la piattaforma del canarino azzurro, non si è fatta mancare una certa dose di polemiche, in relazione a come vengono trattati i post dei politici: nel contempo, però, il microblog di Seattle incentrato sui cinguettii da 280 caratteri guarda anche al futuro, con l’arrivo di un’apposita app per i Mac, e il progetto di una funzione simile a quella delle Storie.
Il 15 Ottobre, Twitter ha pubblicato un post sul suo blog ufficiale, nel quale spiega il suo approccio nei riguardi dei post provenienti da importanti leader mondiali, nello specifico sostenendo che, nei casi più gravi (incitazione alla violenza contro qualcuno, promozione del terrorismo, stimolo verso l’autolesionismo, divulgazione di informazioni personali o, sempre senza consenso, di immagini di nudo di qualcuno), la piattaforma interverrebbe contro i leader mondiali allo stesso modo di come farebbe con un comune utente, essendo tutti soggetti alle comuni norme volte a favore un pubblico ambiente di conversazioni sane.
Tuttavia, negli altri casi, il post del leader mondiale sarà inserito all’interno di un avviso che recherà riferimenti alla violazione commessa ma, se ritenuto d’interesse pubblico, non sarà rimosso, offrendo agli utenti la libera scelte di cliccarvi sopra per prenderne visione.
Nel Febbraio del 2018, Apple rimosse dal Mac App Store l’applicazione di Twitter, spiegando che intendeva focalizzarsi nel fornire esperienze d’uso più omogenee, e invitando gli utenti orfano dell’app ad accedere al microblog tramite il browser web. Con la presentazione di macOS Catalina, provvista della funzione Catalyst che aiuta nel convertire le app per iPhone/iPad in corrispettivi per Mac, le cose sono cambiate e, a dimostrazione di ciò, mantenendo la promessa fatta a Giugno, l’app di Twitter è tornata a disposizione dei Mac, attraverso un porting della versione per iPad, cui è stato aggiunto il supporto alla dark mode, alle notifiche, al multiwindow, al ridimensionamento ed al trascinamento delle finestre, al drag&drop, ed alle scorciatoie da tastiera.
Infine, nell’ultimo episodio del podcast del portale The Verge, il capo prodotto di Twitter, Kayvon Beykpour, ha spiegato che nel suo team si sta valutando seriamente il come rendere la “effemeralità” delle conversazioni, nei casi in cui qualcuno ritenesse che le proprie conversazioni non debbano rimanere visibili per sempre. Uno dei modi presi in considerazione è quello di introdurre qualcosa di simile alle Storie ma, tuttavia, non si sta trascurando l’ipotesi di permettere all’utente un maggior controllo sul pubblico dei propri tweet, consentendogli di avviare delle chat private in cui possa stabilire chi può vedere o partecipare alla discussione da lui intrapresa.