Google, celebre anche per aver ideato il più popolare browser per la consultazione del World Wide Web, ovvero Chrome (di recente coinvolto suo malgrado in un problema di sicurezza), ha avviato la distribuzione di una nuova release dello stesso, la numero 76 che, destinata ai computer (Windows o MacOS che siano), porta loro in dote una corposa sequenza di novità, sia nell’interfaccia che a livello sostanziale e di sicurezza.
Qualche giorno fa, il ricercatore indipendente Sam Jadali pubblicò un report sul proprio website (“SecurityWithSam”), nel quale veniva rendicontato di una spiacevole scoperta che, oltre a Firefox, coinvolgeva anche il browser Google Chrome: secondo l’esperto, 8 estensioni, presenti nei relativi add-on store, scaricate complessivamente circa 4.2 milioni di volte, si occupavano di raccogliere i dati di navigazione degli utenti e di caricarli su server remoti, in vista di una loro cessione ad aziende di marketing.
A quanto pare, tra le informazioni trasmesse a terzi, anche dalla celeberrima estensione “SaveFrom.net Helper”, che permette di scaricare musica e video da YouTube, figurerebbero dati estremamente sensibili sia per il singolo (anche nomi, password, posizione GPS, dati clinici o sulla carta di credito, genealogia e profili genetici, dichiarazioni fiscali, itinerari e interessi personali) che per l’azienda coinvolta (segreti proprietari, memo, attività dipendenti, codici per aggirare il firewall ed entrare nella LAN interna, etc). Avvertite in merito, alcune aziende coinvolte avrebbero tamponato il problema cambiando l’url in mano altrui e, nel contempo, rimuovendo le informazioni di cui sopra.
Inconveniente a parte, Google sta decisamente impegnandosi molto sul versante della sicurezza del proprio browser, come dimostrato dal rilascio, su Mac e PC Windows, della nuova release 76 di Chrome.
Ecco le novità di Google Chrome 76
La nuova edizione del browser di Mountain View parte con alcune novità nell’interfaccia che, oltre a consentire ai siti di caricare per default le loro versioni scure, presenta essa stessa alcuni elementi, tra cui la barra degli indirizzi, scuriti rispetto al passato. Entrando, poi, nella sezione delle impostazioni, l’icona in alto a sinistra che ne richiamava il relativo menu è sparita, con quest’ultimo che sarà già visibile di default.
Sul versante dell’esperienza navigatoria, Chrome 76 prevede un comportamento specifico per i siti che comprendono degli elementi pop-up, o che possono fregiarsi di una PWA (progressive web app): nel primo caso, durante il caricamento della pagina, non vi sarà più il fastidioso sfarfallio dell’area coinvolta del pop-up, sostituito da un tempo d’attesa (Paint Holding) cessato il quale quell’area sarà visualizzata già completa. Nel secondo frangente, giunti sulle pagine di un sito che ha varato la sua web app, la barra degli indirizzi proporrà di installarla, attraverso una scorciatoia animata a destra, prima della stellina simboleggiante l’aggiunta ai preferiti: i contenuti consultati tramite PWA, inoltre, saranno aggiornati non più ogni 3 giorni, ma quotidianamente.
Passando finalmente alle innovazioni in ambito sicurezza, Chrome 76 ha reso più inespugnabile modalità incognito che, ora, non potrà essere smascherata dagli editori (mediante FileSystem API), consentendo di leggere più del numero consueto di articoli gratuiti online consentiti dall’esistenza di un paywall. Infine, il browser di mamma Google, ora, blocca per impostazione predefinita tutti i contenuti Flash dei siti, consentendo una granulare gestione degli stessi dalle impostazioni, ricorrendo all’apposita voce “Flash”.