Festival di Giffoni, Evan Peters si racconta

Al Festival di Giffoni, tra i tanti ospiti della rassegna, vi è anche Evan Peters, star di "American Horror Story" e di "X Men", il quale si racconta ai ragazzi svelando il suo amore per la recitazione.

Festival di Giffoni, Evan Peters si racconta

In questi giorni è in corso il Festival di Giffoni, la manifestazione cinematografica dedicata ai film in cui i ragazzi sono i protagonisti delle pellicole e della giuria, per giudicare il film più bello. Un evento che vede ogni anno tantissimi ospiti, tra i quali ques’anno troviamo Evan Peters, la star di tantissime serie tv, come “American Horror Story” che si racconta parlando della sua grande passione per la recitazione.

Il giovane attore ammette che sin da piccolo sognava di recitare e si è appassionato da subito a film e sceneggiati, si divertiva a sedersi in poltrona e vedere tutto ciò che la televisione o il cinema proponevano per i ragazzi come lui. Dall’età di 14 anni, ha cominciato a capire che la strada della recitazione avrebbe potuto essere il suo mondo e si è dato da fare per concretizzarla. 

Proprio al Festival di Giffoni ha raccontato il suo amore per la recitazione e il suo lavoro di attore. Dal 2011 è uno dei protagonisti della saga di “American Horror Story” e racconta di essere un grande fan dei supereroi. “Ricordo quando ero piccolo avevo visto un film con Spiderman, forse degli anni settanta, ed è stato amore a prima vista, amo molto i supereroi, le serie del mondo dei comics”.

Non ama molto i fumetti, ma da quando ha recitato in “X-Men” ha deciso di comprarne in gran numero riguardanti questa striscia in modo da capire meglio il personaggio, allo scopo di interpretarlo nel modo giusto. Nella sua carriera di attore, ha sempre indossato i panni di personaggi molto eccentrici ed estrosi che si discostano dal suo carattere, ma si tratta di esigenze di copione dalle quali non si tira certo indietro.

Afferma di essere in realtà un po’ eccentrico, ma quando si ratta di interpretare un personaggio cerca di calarsi totalmente nella parte in modo da dimenticare se stesso e vivere al meglio il ruolo. Per quanto riguarda il cinema italiano, confessa di amare tantissimo “Otto e mezzo” di Federico Fellini.

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