Gian Battista e Claire continuano ad essere i protagonisti chiacchierati e criticati del trono Over di Uomini e Donne soprattutto dopo l’affaire che li ha coinvolti ovvero l’ormai famoso video portato in trasmissione da Gianni Sperti nel quale era evidente l’intento di entrambi di architettare un modo per rimanere il più a lungo possibile nel parterre della trasmissione di Maria De Filippi.
Purtroppo però sembra che nella vicenda sia stato coinvolto anche il cavaliere Umberto Mereu che, in quel momento, aveva appena iniziato una conoscenza proprio con Claire. Gian Battista spesse volte ha puntato il dito contro Umberto tacciandolo di essere complice nel loro accordo ma il cavaliere si è sempre dissociato da tutta questa querelle.
A tal proposito, Umberto, tramite le pagine di IsaeChia.it ha voluto dire la sua in merito a questa incresciosa situazione rivelando altresì nuovi importanti dettagli nascosti. Secondo Mereu infatti l’ideatore di tutto è stato Gian Battista perché sin dal suo arrivo a Uomini e Donne ben 5 mesi fa gli ha sempre suggerito di relazionarsi solo con una persona e in quel caso era Mariangela.
“Non sarebbe bastato per essere protagonista in puntata, che dovevo chiedere dei numeri di telefono, e mi ha addirittura consigliato lui di provare a contattare Claire. Mi ha detto che loro stavano avendo una relazione ma che non sarebbero andati più avanti, ma io gli ho detto che in realtà Claire aveva già chiesto il mio contatto il primo giorno ma io non l’avevo accettato” ha ancora rivelato Umberto spiegando che proprio da quel momento in trasmissione è venuto fuori tutto.
Umberto si è detto dispiaciuto per essersi fidato delle persone sbagliate e se potesse tornare indietro direbbe tutto subito invece di rispettare Claire che, durante la loro conoscenza, ha invece parlato male proprio di Gian Battista. Il cavaliere, dopo l’annosa vicenda, ha deciso di abbandonare la trasmissione e proprio per questo ha confessato “Sono uscito perché non li sopportavo più…Sarei disposto ad affrontarli adesso, dimostrando che non ero assolutamente complice…”.