La costellazione satellitare di OneWeb sta per inviarci internet dallo spazio

La missione ha lo scopo di fornire la connessione web a tutto il globo, con l'obiettivo di coprire le aree attualmente più remote. Da giovedì, sono in orbita i primi 6 satelliti lanciati con il razzo Soyuz.

La costellazione satellitare di OneWeb sta per inviarci internet dallo spazio

Il razzo Soyuz ha lanciato in orbita i primi 6 satelliti OneWeb, inaugurando il progetto (partito nel 2015) della società della Virginia che ha l’intento di costruire un’enorme costellazione di oggetti orbitanti nello spazio entro il 2020. L’obiettivo della missione è quello di connettere al web ogni zona del mondo da un’altezza di 1.200 km, comprese quelle zone rurali e remote dove è ancora impossibile inviare la rete. Partito dalla Guyana francese, Soyuz ha effettuato un lancio di successo con a bordo gli OneWeb F6 da 147 kg ciascuno e di una dimensione pari ad un frigorifero. 

Anche Space X ha in cantiere di connettere il globo mediante i satelliti in orbita, visto che un anno fa (22 febbraio 2018) la missione Starlink ha lanciato nello spazio i primi 2 satelliti sperimentali dei 12 mila in programma per la costruzione della costellazione di Elon Musk. Si tratta di progetti estremamente ambiziosi e costosi che mirano a coprire il globo con una rete web ad alta velocità con, di contro, l’ingaggio di satelliti molto più piccoli rispetto a quelli tradizionali e anche più economici da gestire. OneWeb Satellites, invece, costruirà una rete di 900 satelliti.

Il costo complessivo della missione in orbita terrestre bassa è pari a 2 miliardi di dollari. Hanno finanziato il progetto la giapponese SoftBank, la società statunitense di tecnologia senza fili Qualcomm, l’Airbus e la Virgin Group. I prossimi lanci saranno in tutto 21 e verranno gestiti dall’azienda spaziale europea Arianespace, che porterà in orbita 36 satelliti OneWeb per ogni viaggio concretizzando, in questo modo, la prima fase del progetto con 650 satelliti. 

Se da un lato queste missioni consentono di estendere la rete in ogni angolo remoto del mondo, grazie alla sostituzione dei cavi attualmente utilizzati con satelliti in orbita, dall’altro i rischi di questa operazione si stimano davvero alti. Non sarà possibile per un satellite in orbita restare lassù per più di 5 anni senza essere sostituito e, ancora più preoccupante, non è escluso alcun rischio di collisione tra gli oggetti orbitanti.

I dati della banda Ku dello spettro di radiofrequenze acquistati da OneWeb saranno trasmessi ed inviati dai satelliti verso la Terra, con una frequenza tra i 12 e 18 GigaHerz.

 

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