La rimozione dei cavi, all’insegna di una maggior libertà di movimento e praticità, sembra non conoscere sosta né tregua nel mondo delle tecnologie audio e, oltre a coinvolgere cuffie ed auricolari per smartphone, è entrata di diritto anche nelle case moderne, con sempre più speaker Bluetooth, come gli ultimi di Marshall, Ruark, e Sharp.
Lo storico marchio inglese Marshall Amplification (fondato dal batterista Jim Marshall, inventore degli amplificatori per le chitarre rock) ha dato seguito agli annunci dello scorso Agosto, presentando la seconda generazione dei suoi speaker Stanmore e Acton che, ora, diventano smart grazie al Bluetooth e ad Assistant: il look è sempre da radio vintage, con ambedue i modelli, Stanmore II (299.99 dollari) e Acton II (399.99 dollari), accomunati dai pulsanti per regolare volume, bassi, ed alti, dal frontale in tela su cui campeggia l’elegante logo aziendale, dal Bluetooth, e dal jack da 3.5 mm. Il modello più compatto, lo Stanmore II, in cui 3 amplificatori di classe D interagiscono con un subwoofer da 30W e due altoparlanti da 15 W, ha anche un’ulteriore porta phono per collegare lo stereo, mentre lo Stanmore II si dimostra più ingombrante, visto il suo subwoofer da 50W.
Dotati di supporto all’audio multi-room, e con Chromecast integrato, i Marshall Stanmore II e Acton II dispongono anche di un microfono a lungo raggio, col quale recepiscono i comandi impartiti ad Assistant, consentendo di richiedere la musica preferita, la lettura delle previsioni del meteo e delle ultime notizie, o l’impostazione di eventi e promemoria.
Sempre dall’Inghilterra, arriverà (in primavera, grazie al distributore italiano Highfight srl) la nuova proposta di Ruark Audio, rappresentata dal Ruark R5, con finiture Soft Grey o Rich Walnut. Versione compatta (42 × 520 × 300 mm, per 9.5 kg) dello stereo smart retrò Ruark R7, il nuovo modello mantiene la lavorazione artigianale della struttura in vetro e metallo, con un frontale in tela nel quale spicca una superficie OLED per visualizzare informazioni ed ora (quando in modalità sveglia). Dotato di un certo numero di porte (analogica via RCA, digitale ottico, phono), meccanicamente, il Ruark R5 basa la sua configurazione 2.1 su amplificatori di classe A-B in grado di interagire con speaker da 75 mm (provvisti di magneti al neodimio), e con subwoofer da 90W: la musica, invece, viene acquisita da diverse fonti.
Il lettore CD frontale assicura al Ruark R5 il supporto ai formati AAC, MP3, e WMA, le connettività Wi-Fi ed Ethernet permettono di riprodurre le radio internet (quelle normali sono presenti grazie al sintonizzatore DAB/DAB+/FM RDS) e le playlist da Amazon Music, Deezer, Spotify, e Tidal, l’USB (usato anche per la carica (a 5V/1.0A) abilita la riproduzione dei formati AAC, FLAC, MP3, WMA, e WAV, mentre il DLNA mette a disposizione il proprio archivio musicale ospitato da un NAS casalingo. Controllabile da app mobile Link, tramite telecomando radio, o RotoDial posto sul tettuccio, lo speaker smart Ruark R5 supporta anche l’ascolto tramite un sistema multi-room, o in cuffie senza fili, in virtù del Bluetooth (aptX HD).
La nipponica Sharp, invece, ha presentato gli speaker GX-BT180, GX-BT280, GX-BT480, ovviamente provvisti di Bluetooth, nelle colorazioni nero, blu, e rosso. Il più compatto del gruppo, visti anche i suoi 240 grammi, è l’economico (79 euro) BT180, che assicura 10 ore di riproduzione musicale prima della ricarica via microUSB. Poco più in alto, come autonomia (12 ore) e qualità audio (grazie ad un chip DAC dedicato), è collocato il GX-BT280 (sempre nelle nuance nero, rosso, e blu), ovviamente commercializzato ad un prezzo degno di quanto offerto (99 euro). Il clou, però, arriva col GX-BT480 (159 euro), in grado di riprodurre musica per 20 ore filate dal suo speaker da 40W, garantendo un suono sia potente (100 dB) che ben calibrato dinamicamente, visti i tre livelli del suo equalizzatore.