Il genio di Banksy in mostra a Milano

Fino al 14 aprile 2019 il Mudec di Milano ospita un'esposizione ricca di tantissime immagini, litografie, disegni e molto altro di Banksy, artista geniale e particolare.

Il genio di Banksy in mostra a Milano

Le opere di Banksy, uno dei writer più geniali al mondo, arrivano per la prima volta in un museo pubblico italiano, il Mudec, il Museo delle culture di Milano. Un artista che si è fatto conoscere per i suoi lavori, graffiti davvero molto particolari, che sono un invito alla protesta. La mostra, visitabile fino al 14 aprile 2019, si intitola The art of Banksy. A visual protest e raccoglie circa 80 opere tra dipinti e litografie.

Un artista del quale si sa pochissimo, dall’identità ignota, che continua a mietere successi grazie ai suoi lavori. Il progetto è curato da Gianni Mercurio ed è un’occasione per ammirare le sue opere: dipinti, litografie, serigrafie e print numerati, oggetti, foto, video e memorabilia tra adesivi, stampe, magazine, fanzine.

Il suo pensiero e la sua arte sono espressi anche da una sessantina di copertine di vinili e cd disegnati da lui, dove con il suo solito spirito provocatorio e sarcastico, che è la chiave della sua arte, esprime il suo parere politico e le sue opinioni etiche, che hanno il potere di influenzare chi le ammira.

La maggior parte dei suoi lavori è contro la guerra, contro ciò che gira intorno alla guerra, comprese le logiche che la producono e tramite le quali cerca di spiegare il suo pensiero e il suo gesto di ribellione, ma anche il suo messaggio di pace e di non violenza. Nei suoi graffiti anche tantissimi ratti, che per lui sono un simbolo, una metafora: “Sono odiati, braccati e perseguitati. Vivono in una tranquilla disperazione nella sporcizia. Eppure sono in grado di mettere in ginocchio l’intera civiltà”.

In contemporanea con la mostra, il Mudec propone una campagna di comunicazione con l’affissione di 660 manifesti sparsi per la città, offrendo l’opportunità di esprimersi agli artisti che vorranno farlo e trasformando così ogni manifesto in un’opera. Ogni 15 giorni verranno dunque affissi 220 manifesti fino al 15 gennaio; tali manifesti ospiteranno il pensiero e la creatività degli artisti, per poi essere sostituiti per dare spazio a nuove creatività.

 

Continua a leggere su Fidelity News