Rosella Postorino vince il Premio Campiello 2018

Sabato sera è stato assegnato il Premio Campiello che, con 167 voti a favore, è stato vinto da Rosella Postorino con "Le assaggiatrici", edito da Feltrinelli. Un libro sulle assaggiatrici del Fuhrer ambientato durante il periodo del nazismo.

Rosella Postorino vince il Premio Campiello 2018

In diretta dal Teatro La Fenice di Venezia, sabato 15 settembre è andata in onda l’edizione 2018 del Premio Campiello, condotta da Enrico Bertolino e Mia Ceran, con alcuni dei massimi esponenti della repubblica, come Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato, che ha inaugurato la manifestazione. Tra i cinque finalisti, il Premio è stato assegnato a Rosella Pastorino per “Le assaggiatrici“. 

Rosella Postorino si è aggiudicata il premio con 167 voti, mentre al secondo posto si è classificato Francesco Targhetta con “Le vite potenziali“; il terzo posto è andato a Helena Janeczek per “La ragazza con la leika“; al quarto posto Ermanno Cavazzoni con “La galassia dei dementi” e all’ultimo posto Davide Orecchio con “Mio padre la rivoluzione.

“Le assaggiatrici” racconta la storia di Rosa Sauer, una delle assaggiatrici, come dice il titolo, di Hitler. Ogni giorno la donna veniva prelevata dalla casa dei suoceri per recarsi nella tana del lupo, il rifugio di Hitler appunto, dove, insieme ad altre nove donne, doveva assaggiare i piatti che venivano cucinati dal cuoco Briciola per evitare che il Fuhrer venisse avvelenato. Un romanzo che si ispira alla storia vera di Margot Wolk che, all’età di 96 anni, raccontò la sua esperienza come assaggiatrice. 

La Postorino, che ha origini calabresi, è cresciuta in Liguria ma da 17 anni vive a Roma; ha espresso tutta la sua gioia e il suo entusiasmo per il premio vinto con queste parole: “Sono felicissima. Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino mentre scrivevo questo libro. Grazie al Campiello che mi ha fatto fare un’esperienza bellissima. Rivediamoci”.

La giuria del Premio era composta per il 52% da donne e per il 48% da uomini appartenenti ad ogni estrazione sociale: 21 casalinghe, 41 imprenditori, 97 lavoratori dipendenti, 86 liberi professionisti, 30 pensionati e 25 studenti. Durante la serata c’è stata l’occasione per celebrare e ricordare Cesare De Michelis, editore scomparso da alcune settimane.

 

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