“Illusion: A Tale of the Mind” è la nuova proposta di avventura grafica degli studi di programmazione Ravenscourt e Frima, due compagini che cercano di farsi spazio nell’ampio e vastissimo mondo di questo genere di videogiochi e ci provano con un gioco originale, pur sempre basato su puzzle dalla risoluzione classica e su schemi collaudati.
La parte più originale è sicuramente la storia e l’ambientazione: siamo nella Parigi degli anni Venti, nel pieno della bella vita della capitale francese, tra hotel di lusso e teatri di cabaret in ogni dunque, con famiglie di artisti e attori fantasiosi. Emma è infatti la giovane protagonista del gioco, una bambina che fa parte di una di queste compagnie.
Emma dovrà salvare il padre dai suoi rapitori, ma non dovrà farlo con armi o con la collaborazione di altri scagnozzi, ma proprio attraverso la mente di coloro che le hanno portato via il genitore. Il tema principale è quello che vede le ambientazioni cambiare molto rapidamente, pur essendo tutte molto particolari e ricche di luci ed ombre.
Attraverso ricordi frammentati e con la collaborazione di alcuni spiriti fantastici, come quello di un coniglio fantasma, la giovane ragazza vivrà momenti felici, illusioni in chiaroscuri, e vecchi momenti duri del passato, con alcuni passi che ricalcano la tortura della Prima Guerra Mondiale che ha ferito a morte l’Europa.
La grafica è fantasiosa, disegnata a mano tra gli sfondi ed i filmati, e con i modelli volutamente essenziali per dare a “Illusion: A Tale of the Mind” un tocco da cartone animato, tutto ben riuscito con luci e colori ben selezionati. L’audio è disponibile, per ora, in inglese, con sottotitoli in italiano per la versione del nostro Paese.
I puzzle grafici ed i rompicapo sono il punto essenziale di questo gioco: essi non sono banali e riguarderanno alcuni aspetti della vita della protagonista, altri invece saranno necessariamente legati all’ambiente in cui ci si trova, come da tradizione: senza innovazioni di specie, “Illusion: A Tale of the Mind” fa bene il suo lavoro.
La storia non è particolarmente lunga, ma il gioco garantisce longevità, grazie proprio ad un copione stimolante ed intrigante: probabilmente non ci rigiocherete subito, ma forse tra qualche mese vi verrà in mente di riprovarlo. Inoltre, il gioco è fluido e non presenta errori particolari, funzionando bene su tutte le piattaforme.