L’Isola dei Famosi, oltre ad essere un duro percorso di sopravvivenza, è soprattutto un’avventurosa discesa nel proprio “io”. Un guardarsi dentro e, nel silenzio di una solitudine irreale, capire ciò davvero si vuole e si è. Questo almeno secondo le dichiarazioni di chi ha affrontato il percorso in Honduras. E questo è quello che sta capitando anche a Jonathan Kashanian.
L’ex concorrente del Grande Fratello, sta dimostrando di riuscire a mettersi in gioco e ad affrontare le varie situazioni con uno spirito d’avventura che non si sarebbe mai immaginato di avere. Ma in un momento di grande introspezione, ha confessato alla sua compagnia di viaggio, un desiderio che alberga da molto tempo nel suo cuore e nella sua mente.
Jonathan spiega perché è così importante per lui avere un figlio
Per Jonathan avere un figlio sta diventando una necessità molto forte che spera di rendere reale prima che i suoi genitori lascino questa terra: “So che cosa comporta crescere un bambino, non lo penso tanto per. A volte mi sale un’ansia perché temo di non riuscirci e di invecchiare senza averne avuto uno“. Pronuncia queste parole con le lacrime agli occhi, visibilmente emozionato.
Aggiunge anche di non essere interessato ad avere una persona vicino, sconfortato dalla gente che si incontra: “Ci sono delle persone di mer** in giro“, precisa. Si paragona poi al resto della sua famiglia: i suoi fratelli hanno tutti una vita comune a tanti, con mutui, impegni e figli. Lui, essendo l’ultimi arrivato, capisce che i suoi genitori non potranno vivere per sempre e proprio per questo vorrebbe fargli questo regalo.
Allo stesso tempo, però si rende conto di quanto la scelta di avere un figlio, sia un’importante esperienza da affrontare con cognizione di causa e senso del dovere: “Farò questa cosa solo il giorno in cui saprò di essere forte, di poter stare in piedi con le mie gambe e regalare a questi bambini il futuro che si meritano”.
Da Barbara D’Urso, qualche anno fa, aveva anticipato questo suo desiderio e aveva anche aggiunto: “Ho sfiorato la possibilità lo scorso agosto, ma ho scoperto che questa persona aspettava un figlio da un altro. Se mi dovessi ritrovare a quaranta anni senza una famiglia, andrò all’estero ad adottare un bambino del terzo mondo (…) perché ci sono genitori che non sono degni di essere chiamati genitori e un bambino starebbe molto meglio con me”.