Meizu, affermato produttore cinese di telefonia mobile, ha appena annunciato il nuovo Meizu M6s, lo smartphone di fascia media che, oltre ad abbracciare il formato 18:9 per i display, sancisce anche l’inizio di una collaborazione con la sudcoreana Samsung, in particolar modo per quel che concerne processori e fotocamere.
Il corpo del Meizu M6s, calibrato nelle colorazioni Champagne Gold, Cobalto Blue, Matte Black, e Moon Silver, è realizzato in metallo (152 x 72,54 x 8 mm, per 160 grammi), con interessati novità sul retro, ove le antenne appaiono molto discrete, e sul davanti: qui, nello specifico, sparisce il vecchio tasto mBack, precedentemente equipaggiato con un lettore biometrico.
Il display, infatti, decisamente luminoso (450 nits) e dotato di un valore di contrasto da 1000:1, arriva sino a 5.7 pollici, erogando la risoluzione HD+ (720 x 1440 pixel) in formato 18:9 anche negli angoli più laterali, grazie alla tecnologia IPS: in conseguenza di queste scelte, nel frontale rimaneva poco spazio, ed il veloce (0.2 secondi) scanner per le impronte – ora più sensibile – è stato posizionato lungo un pulsante laterale, mentre il supporto alle gesture contenuto nel vecchio pulsante fisico mBack è stato integrato nel Super mBack, un pulsante virtuale in-display realizzato da NextInput che, per l’occasione, lo ha supportato con un motore aptico per le vibrazioni ed un sensore di pressione.
Dicevamo della collaborazione con Samsung. All’interno della scocca, il Meizu M6s ha posizionato il Soc a 14 nanometri dei colleghi coreani, l’Exynos 7872, un esacore costituito da 2 core a 2.0 GHz, 4 core a 1.6 GHz, ed una scheda grafica Mali-G71: la RAM è da 3 GB, mentre per lo storage si può scegliere tra la variante da 32 o da 64 GB, comunque espandibili via microSD. Per quel che concerne le fotocamere, Samsung ha fornito i sensori CMOS: quello posteriore è da 16 megapixel, mette a fuoco grazie al rilevamento di fase, cattura molti dettagli in virtù dei pixel grandi 112 micrometri e del focale a f/2.0, si avvale di un Flash LED dual tone, e scatta foto anche con la modalità HDR. Sul davanti, la selfiecamera, invece, sempre col medesimo focale, si ferma ad 8 megapixel, ma abbellisce gli autoscatti grazie agli algoritmi di ArcSoft.
Il setting di porte e connettività del Meizu M6s, presentato nel corso di un evento in Cina, prevede il Dual SIM ibrido, il Wi-Fi n dual band, il Bluetooth 4.2, il 4G/LTE (con telefonate VoLTE), il GPS (Glonass, A-GPS), ed una porta USB Type-C con cui ricaricare la batteria, da 3000 mAh, dotata di ricarica rapida (18 W) e capace di recuperare in mezz’ora il 52% dell’energia totale. A bordo del Meizu M6s, come firmware per la gestione delle risorse, è stato installato Flyme 6.2, la personalizzazione di casa basata su Android Nougat 7.1.2, ed arricchita con l’intelligenza artificiale OneMind AI.
Ed ora, veniamo al bello. Procurarsi il Meizu M6s è già possibile, seppur in pre-ordine, anche se la disponibilità effettiva partirà dal 19/20 Gennaio, a circa 127 per il modello con 32 GB, ed a circa 152 euro per quello col doppio di archiviazione fisica. Stesso range temporale per le nuove cuffie presentate sempre oggi: le Meizu Flow Bass (incentrate sull’esaltazione dei bassi grazie al Bass+ System) saranno listate a 76 euro, che scenderanno a 63 in caso di acquisto congiunto con lo smartphone, mentre le Meizu Live – con la possibilità di variare la frequenza emessa sostituendo i relativi ugelli – saranno venduti in ogni caso a pressappoco 165 euro.