Firenze, 7 Gennaio 2018: La prima della Carmen di Bizet al Teatro del maggio musicale fiorentino lascia interdetto il pubblico. Il regista Leo Moscato ha scelto infatti d’intervenire radicalmente sulla drammaturgia dell’opera, andando a modificare proprio il finale. L’amour est un oiseau rebelle è l’aria che introduce Carmen, l’omonima protagonista, la gitana maliziosa che seduce e abbandona Don José preferendogli il torero Escamillo.
È la libertà di amare di Carmen che si scontra con la gelosia di Don José: sono due concezioni opposte, libera e sfrontata l’una, possessiva e vergognosa l’altra, che tingono di tragedia il finale dell’opera. Il regista in questo allestimento salva l’eroina dalla tragedia: nella versione di Moscato è infatti Carmen a uccidere Don José e non il contrario. Questa scelta, nelle intenzioni della produzione volta a riflettere sulla violenza sulle donne e sul femminicidio, non è stata però apprezzata dai melomani. Il pubblico ha commentato questa decisione di Moscato a suon di fischi mentre ha applaudito i cantanti e il direttore Ryan Mc Adams.
Oltre che di femminicidio, questa distorsione del finale parla anche di legittima difesa, di ciò che è lecito o non lecito fare in una situazione di pericolo reale. Tra l’altro c’è stato anche un problema con la pistola che al momento dello sparo non ha funzionato come avrebbe dovuto. E già c’è chi si è divertito a vederci un segno, una sorta di “ribellione” della pistola contro il finale innovativo.
Moscato risponde alle critiche confessando che si sarebbe aspettato di essere ripreso piuttosto per l’ambientazione dell’opera in un campo rom che per aver cambiato il finale. Infatti, secondo il regista, la tensione emotiva che ripercorre l’opera introduce ed elabora il tema della morte che rimane uno degli elementi fondamentali dell’opera.
Il sindaco di Firenze e presidente del Maggio Musicale, Dario Nardella, ha invece voluto difendere la scelta anticonformista del regista Moscato con un tweet: “Come Presidente del @maggiomusicale sostengo la decisione di cambiare il finale di #Carmen, che non muore. Messaggio culturale, sociale ed etico che denuncia la violenza sulle donne, in aumento in Italia”.