Francesco Gabbani sta ritagliando uno spazio molto importante nella musica italiana, e negli ultimi numeri del Corriere Della Sera ha parlato proprio del successo. Tuttavia, per lui non è tutto rosa e fiori, poiché si sente molto infastidito di essere etichettato dalle persone per strada solamente come “quello della scimmia”, il famoso personaggio apparso in Occidentali’s Karma.
Come ben si ricordano coloro che hanno visto Sanremo dello scorso anno, appena Francesco Gabbani ha sentito il suo nome trionfare in quella edizione, il primo gesto in quel momento è di inginocchiarsi dinanzi a Fiorella Mannoia. Proprio durante questa intervista ha voluto parlare del perché ha compiuto quello gesto.
Francesco Gabbani infatti si è sentito molto imbarazzato in quel momento per aver trionfato, e si sentiva quasi in colpa, anche se il gesto dell’inchino gli è venuto spontaneo e non era preparato. Era quasi dispiaciuto di aver sconfitto Fiorella Mannoia, che si ritrovava a Sanremo con un unico obiettivo: quello di trionfare, mentre si è dovuta proprio arrendere ad Occidentali’s Karma.
Nell’intervista ritorna a parlare della canzone trionfatrice al Festival di Sanremo, e parla anche della famosa scimmia che ha fatto il giro del mondo, ritenendosi infastidito di essere riconosciuto solo per quello: “Mi ha rotto un po’ le scatole. Pare quasi che Sanremo l’abbia vinto lei…Ancora adesso trovo gente che dice:
“Guarda, c’è quello della scimmia!”. Percarità, l’ho voluta io, come rappresentazione del mio alter ego,
di unaseconda coscienza; e anche come omaggio alla scimmia nuda di Desmond Morris. È stato un espediente
per attirare l’attenzione; e una parte delpubblico ne ha anche compreso il significato. Ma ora basta”
Tuttavia bisogna ricordare, però, che proprio grazie ad Occidentali’s Karma ha ragiunto il successo nazionale ed internazionale: infatti su Youtube ha riscosso la bellezza di ben 170 milioni di views, e con questa canzone ha potuto conoscere anche Desmond Morris che ha paragonato il cantante italiano ad artisti del calibro di John Lennon e Bob Dylan.