Nelle scorse ore, il team del social network più diffuso al mondo ha comunicato alcune innovazioni riguardanti la sua piattaforma, che andranno a intervenire in diverse aree critiche, come la tutela della privacy, la lotta alla disinformazione ed al bullismo, senza dimenticare l’uso di famose canzoni di corredo ai propri video, o l’ambiente virtuale Facebook Spaces.
Per quanto riguarda la privacy, Facebook ha stabilito alcune misure a protezione del volto di una persona, basate sulle tecnologie di scansione e riconoscimento del volto. D’ora in poi, se qualcuno pubblicherà una nostra foto, o un’istantanea nella quale siamo pur presenti, od ancora userà una nostra immagine come avatar del profilo, la piattaforma ci invierà una notifica (funzione, comunque, attivabile/disattivabile dalle impostazioni sulla riservatezza, e non attivata automaticamente). A quel punto, potremo decidere se lasciar correre, taggarci, chiederne la rimozione al pubblicante, o se segnalarla allo staff del social in quanto valutata come impropria: naturalmente, per potersi avvalere di cotal funzionalità, non presente in Europa, dove il riconoscimento facciale non è stato autorizzato, è necessario che la foto pubblicata abbia come audience la voce “tutti”, e che si abbia almeno un amico in comune (condizione non richiesta per le foto profilo).
Non meno importanti saranno le misure messe in campo contro il phishing che, celato sotto false comunicazioni provenienti da indirizzi @facebookmail.com, mira a far cedere informazioni personali, o a indurre click su collegamenti pericolosi: in tal senso, con il nuovo strumento annunciato, basterà recarsi nelle impostazioni del proprio profilo per poter leggere, all’interno di un’apposita sezione, tutte le comunicazioni ufficiali in tema di sicurezza inviateci da Facebook.
Contro bulli e scocciatori, poi, arrivano due novità molto gradite. Mentre prima, quando si bloccava utente, questi, in ottica stalker o bullismo, poteva rifarsi vivo sotto mentite spoglie, il riconoscimento dei segnali IP farà si che il disturbatore non possa né aggiungerci né scriverci. Inoltre, dapprima con le conversazioni personali, e in futuro anche con quelle di gruppo, sarà possibile ignorarne le notifiche e trasferirle tra i messaggi filtrati, potendo in tal modo leggerne il contenuto senza che l’altra persona lo sappia.
Un’altra grossa novità, in salsa Facebookiana, riguarderà il modo di combattere le fake news. Sino a poco tempo fa, si usava corredare di “disputed flag”, o bandierine rosse, le notizie che erano state contestate come false da un ente specializzato nella loro verifica fattuale: tuttavia, si è constatato che tale stigma grafico, anziché mitigare le false conoscenze, le rafforzava producendo, paradossalmente, un incremento delle condivisioni. Da qui innanzi, quindi, oltre a uno studio su come gli utenti considerano vere le notizie in base alle fonti, verrà messo in campo la contestualizzazione della fake news attraverso degli articoli di corredo che aiutino a capirne meglio il quadro generale. Un po’ come dire “non vi diciamo che una notizia sia falsa, ma vi forniamo gli strumenti per farvene un’opinione personale più corretta“.
Comunque significative, poi, sono le ultime due novità annunciate nelle scorse ore. Secondo una di queste, l’accordo pluriennale stilato tra Facebook e Univesal, in merito alle royalties musicali, farà sì che si possa pubblicare un video corredandolo delle musiche di artisti aderenti alla nota etichetta. Tale accordo, che in tal modo evita che si debba rimuovere la musica per violazione del copyright, riguarderà Facebook, Instagram e, persino, la piattaforma virtuale di Oculus, ma non ancora Messenger, coinvolto solo in un secondo momento.
L’accenno alle tecnologie di realtà virtuale di Facebook non è casuale. Il team di Facebook Spaces, l’ambiente social di Zuckerberg simulato a là “Secondo Life”, d’ora in poi sarà accessibile (opportunamente ridisegnato) anche indossando i visori HTC Vive ed i Vive Controller: inoltre, gli utenti che vi accederanno tramite visore Oculus ed Oculus Touch controller, in ottica multipiattaforma, potranno interagire con coloro che si avvalgono dell’hardware della taiwanese HTC.