Dopo il passaggio di Andrea Bargnani dai Toronto Raptors ai New York Knicks, ora è la volta di Marco Belinelli, che saluta i Chicago Bulls per accasarsi ai San Antonio Spurs, la franchigia vice campione Nba.
Il «Beli», 27 anni, che ha già indossato le casacche di Golden State Warriors, Toronto Raptors e New Orleans Hornets è reduce da una buona stagione con i Chicago Bulls che però, nonostante i buoni risultati, non l’hanno confermato, preferendogli il veterano Mike Dunleavy Jr che curiosamente percepirà lo stesso stipendio di Marco Belinelli a San Antonio.
Specialista ormai affermato, il persicetano è stato oggetto delle attenzioni dei Boston Celtics, dei Brooklyn Nets, degli Indiana Pacers e soprattutto dei Cleveland Cavs, che, secondo le indiscrezioni, gli avevano offerto un ingaggio da 10 milioni per due anni.
Una scelta dettata dalla voglia di vincere della guardia bolognese, che, alla corte di Greg Popovic, uno degli allenatori più carismatici e inflessibili, potrà dare la caccia all’anello di campione NBA.
In Texas Marco Belinelli ritroverà il suo amico Manu Ginobili, e, secondo i piani dello staff tecnico di San Antonio nella prossima stagione darà il cambio a Danny Green, con la possibilità di fare qualche minuto in regia per dare un po’ di fiato a Tony Parker.
“La mia carriera in Nba fino ad ora è sempre stata una scommessa prima di tutto con me stesso” confessa in esclusiva a gazzetta.it Marco Belinelli. “Passo dopo passo sono cresciuto fino ad arrivare a Chicago. La stagione passata è stata decisiva per farmi definitivamente capire cosa voglio. Io non mi accontento di giocare in Nba. Io voglio giocare con i migliori e voglio vincere”.
Belinelli ha poi rivolto parole di elogio al suo futuro allenatore Greg Popovich e alla sua futura squadra: “Quando sono arrivati gli Spurs non ho esitato – ha affermato l’azzurro -. E’ la miglior organizzazione della Lega, li ho sempre ammirati e ora sono uno di loro. Questo è quello che voglio”.
Poi, via Facebook, ha salutato i Chicago Bulls, la squadra che lo ha definitivamente consacrato in Nba.