Quello attuale può esser ben visto come un periodo di grandi cambiamenti per Twitter, la sua piattaforma, e le sue applicazioni. Il celebre microblog del canarino azzurro, fondato da Jack Dorsey, infatti, dopo lunga meditazione, ha introdotto cambiamenti epocali, per riguadagnare il consenso del pubblico e, presto, potrebbe implementarne molti altri.
Concatenare più tweet: ma non bastavano i 280 caratteri?
Ormai da qualche settimana, Twitter ha portato l’ampiezza massima dei cinguettii (tweet) a 280 caratteri, ed esteso la lunghezza dei nomi a 50 caratteri, diventando sempre più un social tradizionale. Ancora con la finalità di consentire, ai propri iscritti, una maggior libertà d’espressione, lo staff twitteriano ha avviato il rilascio di una versione Alpha per Android, la numero 7.24.0, reperibile dall’archivio online di ApkMirror, nella quale giunge in dote – dopo le passate indiscrezioni – un sistema per concatenare più tweet.
In passato, infatti, prima ancora che fosse possibile esprimersi con 280 caratteri, per completare il proprio pensiero, era necessario auto rispondersi in sequenza, creando dei messaggi a cui i follower replicavano con una certa difficoltà nel capire il punto esatto a cui agganciarsi. Tutto ciò, ormai, è destinato a diventare un ricordo ormai sbiadito, vista la funzione in questione: per avvalersene, installata la versione sperimentale di cui sopra, basterà compilare il tweet come al solito e, in basso a destra, premere il segno del “più” per procedere ad agganciarne un altro, e così via, sino ad un massimo, pare, di 352 tweet, ognuno dei quali non potrà andare oltre (per fortuna) i 140 caratteri. Terminata la “composizione”, la si invierà come al solito, per vederla – dopo un po’ – comparire nella propria TimeLine tutta al completo, e in un colpo solo.
Revisione della policy relativa agli account verificati
Oltre a questa novità, giunta nella versione Alpha di Twitter per Android, vi è anche un altro cambiamento messo in calendario dal celebre portale di condivisione: si tratta di un’imminente revisione del sistema relativo agli account verificati. Questi ultimi, infatti, certificano solo l’autenticità di un account di importanza pubblica, ma non ne costituiscono un’attestazione di qualità “premium” (come, invece, si tende a pensare).
Per tale motivo, Twitter – onde evitare equivoci ed abusi in tale ambito – ha deciso che richiedere la certificazione di account verificato sarà più difficile (si dovrà fornire la data di nascita per le persone, l’url del sito per le aziende, inoltrare una foto per l’avatar ed una di intestazione, e comunicare un numero di telefono ed una mail convalidati), e che tale “status” sarà revocabile, sia in base a violazioni formali (cambio delle impostazioni del profilo che, variandone lo scopo originale, lo rendono non più idoneo a mantenere o recuperare il badge di verifica) che di contenuto (in tal senso e con le nuove normative, un caso come quello del suprematista bianco Jason Kessler – coordinatore della manifestazione “United the Right rally” di Charlottesville – non avrebbe mai potuto verificarsi).