I Rodriguez imperversano, fagocitando il Grande Fratello Vip. Puntata dopo puntata l’occhio di bue illumina sempre maggiormente i fratelli: lo scontroso coccolone Jeremias dal passato tenebroso, la traviata lamentosa Cecilia sedotta dal playboy “de noantri” con l’agendina per i voti in tasca. Confessionali a profusione per una soap opera scontata che Jennie Adams di Harmony avrebbe scritto con maggior lucidità.
Ieri sera le telecamere zummavano impietose sugli occhioni luccicanti della sorella di Belen, china dinanzi all’ombroso fidanzato Francesco Monte, scaricato in diretta, come Luca Onestini: il Grande Fratello Vip di questa edizione punta alla distruzione delle coppie scisse dalla casa, dalle tentazioni ineluttabili avvinte alle mure microfonate. La Casa si è trasformata in un’immensa mela tentatrice fonte del peccato.
Lo sguardo contrito e pietoso di Ignazio Moser, mentre il fidanzato dell’amata lo ingiuriava davanti a milioni di telespettatori, paiono il prezzo da pagare per un’agognata notorietà costruita sul niente, su un cognome famoso, su qualche ospitata sui divanetti chiccosi della D’Urso, sulla partecipazione ad un altro reality: esclusi alcuni, i concorrenti del GFV sono il niente che illustra se stesso.
Tranne Malgioglio capace di recitare ad oltranza, e in maniera decisamente convincente, 24 ore al giorno, gli sguardi congelati alla Yespica – una bella statuina semovente – gli svarioni e l’ignoranza atavica della De Lellis, le diatribe trascinate da Domenica Live fra Clorinne Cléry e Serena Grandi, Edoardo Ercole il pacere platealmente edificato per la serata, sono materia scarsa e reiteratasi nelle precedenti puntate.
Polemiche e liti familiari imperversano nella prima serata del lunedì lasciando gli spettatori vinti da quello strano retrogusto, dalla sensazione di aver visto qualcosa già consumato in precedenza. Ciliegina sulla torta la ventriloquo Belen che parla tramite il proprio pupazzo Signorini alla lacrimevole Cecilia che, fra un singhiozzo e l’altro, tenta disperatamente di sistemarsi la canottiera indossata senza reggiseno pronta a scansarsi per rilevare l’irrilevabile. Un prodotto cotto e mangiato, forse già digerito, prima della messa in onda.