Secondo quanto si sussurra nel mondo dell’hi-tech, sembra che – dopo quella dei terminali con maxi schermi 18:9 privi di cornici (o quasi) – la prossima moda degli smartphone consisterà nel varo di device flessibili, o pieghevoli. Samsung, infatti, continua a incamerare brevetti, a tal riguardo, mentre una sorpresa potrebbe venire da un vero e proprio outsider del settore.
Che Samsung sia interessato ad allestire uno smartphone flessibile, non è certo un mistero, avendo mostrato – in più fiere – esemplari di display decisamente pieghevoli, quasi a braccialetto. Quel che è certo, però, è che non ha ancora scelto la soluzione definitiva in base a cui strutturare tale tipo di smartphone che, secondo il CEO DJ Koh, dovrebbe comunque arrivare nel 2018: prova ne è che, a inizio settimana, la casa di Seoul ha depositato una richiesta di brevetto al KIPO (Korean Intellectual Property Office), ufficio locale per la tutela delle idee, riguardante proprio uno “smartphone con display pieghevole”. Da quanto allegato, in termini di immagini, alla documentazione presentata, sembra che si tratti di uno smartphone a conchiglia, con un possibile ulteriore display esterno, in grado di piegarsi su se stesso con una cerniera simile a quella dei Surface Book iniziali, in modo che le due superfici non aderiscano totalmente l’una all’altra. Sarà, dunque, così che verrà allestito il primo smartphone mutaforma di Samsung, il cui nome potrebbe essere Galaxy X?
Nel frattempo, sembra che un’altra azienda sia interessata ad annunciare uno smartphone flessibile. No, non è la Apple che, come scoperto qualche settimana fa, pure è “sul pezzo”: l’outsider in questione, perché tale è avendo abbandonato il settore mobile da poco, è nientepopodimeno che la Microsoft.
In quel di Redmond, infatti, si sono sì ritirati dal settore smartphone, come confermato anche dal dirigente Joe Belfiore, visto che – ormai – tale ambito è totalmente dominato da Android e iOS (su cui, comunque, si intende esser presenti, come app), ma questo non vuol dire che Microsoft, per usare le parole del CEO Satya Nadella, non possa pensare a un prodotto del tutto rivoluzionario, magari creando una nuova categoria hardware. In tal senso, i colleghi di Windows Central, basandosi su fonti anonime che fanno riferimento a prototipi già circolanti, hanno dichiarato che, nel corso del 2018, potrebbe arrivare un device – targato Windows – piuttosto simile al cassato Microsoft Courier.
In pratica, si tratterebbe di un device che, piegato, avrebbe le dimensioni di un phablet ma che, esteso, avvierebbe alcune app di note per permettere di sfruttare un pennino con la feature Windows Ink (scrivere a mano, disegnare, annotare, etc). Tale dispositivo, quasi un block notes digitale per la scuola o il mondo business, sarebbe basato su Windows CoreOS, un kernel in grado di girare tanto su device Intel x86 (e, quindi, di eseguire i programmi normali) quanto su quelli ARM (come gli Snapdragon 835, circostanza già ammessa dalla stessa Qualcomm allo scorso Computex 2017), e godrebbe dell’interfaccia CShell, capace di adattarsi e sbloccare funzionalità a seconda del device sul quale viene eseguito il nuovo OS.