L’uomo è pronto a varcare una nuova frontiera spaziale dopo tanti anni di stagnazione nelle esplorazioni del cosmo. A questa corsa partecipano vari progetti messi in campo da agenzie spaziali nazionali e internazionali ed imprenditori privati, il cui obiettivo (per la maggior parte di essi) è quello di raggiungere per primi Marte e, mano a mano, colonizzare il pianeta rosso.
Tra agenzie come la NASA, che latitano e paiono parecchio indietro nello sviluppo del progetto marziano, ed imprenditori stravaganti che promettono di colonizzare Marte durante il primo viaggio con astronauti improvvisati, ecco prendere corpo il progetto di Elon Musk, fondatore di PayPal e Tesla, il quale pare molto serio ed al quale i propri collaboratori stanno dedicando sempre più tempo.
Musk ha avviato ben dal 2002 il suo progetto, Space X, il quale fin dai primi istanti di vita aveva un chiaro obiettivo: colonizzare Marte in un lasso di tempo tra i 40 ed i 100 anni. Siamo nel 2017, e Musk è pronto a mandare gli astronauti da lui ingaggiati sulla Stazione Spaziale Internazionale per addestrarli alla vita nel cosmo, preparandoli a tutte le difficoltà che incontreranno nel viaggio verso il pianeta rosso.
Musk ha presentato in questi giorni la sua tuta spaziale, la quale è stata mostrata in alcune fotografie postate su Instagram: il magnate tiene a precisare che non si tratta di un modello, bensì di un prototipo sperimentato con successo. Questo passo ulteriore va a completare il progetto della navicella spaziale Its, con razzi di spinta di doppia portata rispetto a quelli del progetto Apollo, con una nave molto grande in grado di ospitare fino a 200 persone.
Musk ha le idee molto chiare su quanto possa durare il viaggio verso Marte: circa 80 giorni, con tempi più che dimezzati rispetto a quelli previsti, grazie al suo innovativo veicolo di trasporto interplanetario messo in campo dai suoi scienziati ed ingegneri spaziali. Musk tende però a precisare che, affinché il progetto Space X vada in porto, serve una piena collaborazione tra i soggetti privati e pubblici, con un forte richiamo alla NASA.