Per un momento si era fatta largo la notizia di un rinvio del progetto cinematografico a causa di una presunta difficoltà nel trovare dei protagonisti adatti. Ma per fortuna la voce è stata presto smentita al Disney Expo 23 dove il regista Guy Ritchie ha presentato i nomi degli attori che vestiranno i panni dei protagonisti di Aladdin, il nuovo live action firmato Disney.
Per questa versione live del celebre cartone di Musker e Clements, Guy Ritchie ci aveva promesso degli attori quasi sconosciuti nel panorama Hollywoodiano. Possiamo dire che la promessa è stata mantenuta, i nomi degli attori protagonisti, con qualche evidente eccezione, sono poco conosciuti e altrettanto poco familiari. L’evidente eccezione è senza dubbio rappresentata da Will Smith che vestirà i panni del Genio della lampada.
I ruoli dei due innamorati protagonisti sono stati assegnati a Mena Massoud per il ruolo di Aladdin e Naomi Scott per il ruolo di Jasmine. Entrambi noti nel piccolo schermo, risultano essere una fresca novità per Hollywood. Naomi Scott (la principessa Jasmine) è una giovane 24enne inglese con origini in parte ugandesi, ha già lavorato con la Disney nella serie Life Bites trasmessa dalla Disney Channel UK e ha partecipato al film televisivo Lemonade Mouth sempre della Disney. Più recentemente è apparsa nel reboot di Power Rangers ed in The 33.
Mena Massoud (il giovane Aladdin) è un ragazzo canadese di origine egiziana, prima di dedicarsi alla recitazione aveva intrapreso la carriera di neuroscienziato. Prima di questo live action, Massoud si è fatto un nome in film come Open Heart, Jack Rayan e Saving Hope. Tutt’altro che poco conosciuto è invece il nome di Will Smith che interpreterà il Genio della lampada precedentemente doppiato dal compianto Robin Williams (in Italia da Gigi Proietti).
Dopo le continue proteste e polemiche sul whitewashing tipico nei casting Hollywoodiani, il presidente della Motion Picture Production ai Walt Disney Studios, Sean Bailey aveva dichiarato la volontà del regista di mantenere intatte le origini e le tradizioni del racconto, e così sembra essere stato fatto. Un’altra conferma da parte del regista è quella di dare al film una dimensione musical così come è stato fatto per i precedenti live action come “La Bella e la Bestia”.