Non sono state poche le contestazioni e le controversie sollevate da questo teen drama di Netflix.
La serie “13 Reasons Why” (in Italia “Tredici”), basata sul famoso omonimo romanzo, si concentra sulle conseguenze del suicidio di Hannah (Katherine Langford), studentessa della Liberty High School, e su molti dei suoi amici e compagni di classe che, dopo la sua morte, ricevono delle audiocassette nelle quali vengono spiegate le ragioni che hanno spinto Hannah al suicidio e come ognuno di loro faccia parte di queste motivazioni.
Le polemiche che si sono create su questa serie si basando su accuse, non del tutto infondate, di romanticizzare il suicidio in un momento in cui i pensieri suicidi e i tentativi di suicidio hanno raggiunto un numero record tra gli adolescenti americani.
Nonostante tutto, la serie è stata un enorme successo, e ieri la TVLine ha confermato che ci sarà una seconda stagione. Questa notizia arriva con un cambiamento dietro le quinte, visto che la showrunner originale Diana Son verrà sostituita dal vincitore di Tony e premio Pulitzer, Brian Yorkey, l’uomo dietro Next to Normal e forza creativa cruciale di Million Dollar Quartet.
Yorkey non è un elemento nuovo per la serie: è infatti nominato come creatore, produttore e scrittore in ogni episodio della prima stagione. Sembra un cambiamento da nulla, ma potrebbe essere proprio il cambiamento che aiuterà la serie a risollevarsi dalle polemiche difficili da controbattere.
Non è ancora stata fissata una data di uscita per la stagione 2, ma c’è da aspettarsi che sarà pronta per il 2018, lo stesso giorno di uscita della prima stagione. Per ora, c’è un trailer teaser che presenta delle riprese dalla Stagione 1 e non molto altro.