Ormai siamo in primavera, ed anche i big della tecnologia moderna effettuano le cosiddette “pulizie di stagione”, introducendo nuovi servizi, e tagliando via quelli che sembrano aver avuto meno successo: in tal senso, Facebook starebbe per varare una versione gratuita di Workplace, e – nel contempo – mediterebbe di concludere l’esperimento delle Facebook Stories.
Workplace è un servizio simile a Facebook ma rivolto alle aziende, che permette agli utenti di creare post, condividere documenti, creare gruppi, chattare con molti colleghi contemporaneamente, o avviare video-riunioni tanto individuali quanto collettive. Annovera anche la possibilità di taggare le persone, e serve principalmente per l’interazione ed il co-working tra i colleghi dei gruppi di lavoro: con tali premesse, è chiaro che si tratta di uno strumento che va a battagliare direttamente col social aziendale “Slack”, e con la recente creazione di Microsoft, “Teams”.
Secondo quanto anticipato dal Product Manager di Facebook, Simon Cross, e dai colleghi di CNBC, Facebook vorrebbe “rendere disponibile Workplace a più aziende“. Per questo motivo, è allo studio l’ipotesi di crearne una versione gratuita, Workplace Standard, che offrirà gli stessi strumenti senza – però – le feature di amministrazione e di analisi dei dati, riservate – invece – agli utenti paganti di Workplace Premium.
Il nuovo social, appunto Workplace Standard, sarà rivolto a quelle piccole realtà aziendali – diffuse tanto nei paesi emergenti quanto in Occidente – che non abbisognano di piattaforme complesse e che, comunque, non avrebbero nemmeno i fondi per avvalersene: in questo modo, invece, tali aziende potranno entrare gratuitamente nel mondo Workplace, iniziare a coordinare i propri team di lavoro, valutando l’efficacia dello strumento. In seguito, mutate le condizioni, potrebbero decidere – con comodo – di passare alla versione Premium.
Per il resto, non si tratta solo di buone notizie. Da quanto emerso recentemente, sembra che le Facebook Stories non abbiano avuto un grande successo, tant’è che – ad oggi – sono davvero pochi gli utenti che usano questa feature (al contrario di quanto avviene sulla sempre facebookiana Instagram): per questo motivo, anche se non sono noti i propositi di Facebook in merito, l’esperimento delle Facebook Stories potrebbe proseguire, ma “a tempo”…