Servizio shock andato in onda nella puntata della domenica de Le Iene. Nadia Toffa e Marco Fubini sono andati a Bari per documentare un giro di prostituzione minorile nei pressi dello Stadio San Nicola.
Il servizio di apre con Tommy, ragazzino di soli 8 anni, salito in macchina con l’inviato della trasmissione di Italia 1, credendolo un cliente. Nonostante la giovanissima età, il bimbo non esita a chiedere un compenso di 100 Euro per una prestazione sessuale, con una gestualità ed un linguaggio inequivocabile che lasciano senza parole.
Tommy è solo uno dei tanti ragazzini che giornalmente, presso il parcheggio dello Stadio San Nicola di Bari, offrono prestazioni sessuali a pagamento a gente senza scrupoli, che non si ferma neanche di fronte all’innocenza della loro età.
Nel servizio si ascoltano le voci di diversi adolescenti, che non hanno timore a descrivere quello che offrono e il relativo tariffario che va dai 20 ai 30 Euro a prestazione. Un sedicenne racconta anche di aver avuto incontri con carabinieri, poliziotti, marescialli e addirittura con un giudice, che avrebbe pagato ben 500 Euro per un incontro di 4 ore in albergo.
La maggior parte di questi ragazzi provengono dai paesi dell’Est Europa e vivono in una baraccopoli nei pressi dello stadio con le loro famiglie che praticano l’accattonaggio e che non impediscono ai loro figli di prostituirsi. Gli incontri avvengono o nei boschi circostanti lo stadio o presso il Lovely Park, un parcheggio a pagamento destinato alle coppiette, ma come raccontato da una ragazzina, utilizzato frequentemente anche per incontri di sesso a pagamento.
Incredula per quanto ascoltato dalla voce di questi ragazzini, Nadia Toffa decide subito di denunciare tutto ai Servizi Sociali del capoluogo pugliese, che fanno intervenire il Servizio Immigrazione, la Polizia Giudiziaria e la Polizia Municipale per identificare i minori e condurli in case protette. Nel frattempo la Procura di Bari ha aperto un fascicolo nei confronti di ignoti per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile.
Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sollecitato da un utente su Facebook, non usa mezzi termini per definire questa storia: “È una vergogna che ci siano orchi balordi che cercano le prestazioni di questi bambini” e assicura che il comune si sta prendendo cura di questi bambini.