“Think design” propone, presso la “Dip contemporay art” a Lugano, la mostra evento “David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes” dal 9 marzo al 26 aprile 2017. La celebrazione di David Bowie attraverso i ritratti eseguiti dall’amico fotografo Masayoshi Sukita, 40 immagini che percorrono 30 anni dell’artista camaleontico ed eccentrico.
La mostra espone una serie di rappresentazioni realizzate tra Londra, New York e il Giappone tra il 1972 – 1973, gli scatti iconici del servizio di “Heroes” del 1977, le immagini del viaggio a Kyoto nel 1980 e alcune foto più recenti, tra il 1989 e il 2002 per la promozione dell’album “Heathen”.
Un’amicizia durata 40 anni, una passione comune per la fotografia, una collaborazione di anime affini. Appresa la notizia della morte del Duca bianco il fotografo giapponese è rimasto sotto shock per due giorni, la mente annebbiata, alcun pensiero tangibile. La mostra indende restituirci il legame umano instaurato fra i due, l’essenza più profonda di Bowie. Scatti privati, intensi, pregni di bellezza, semplici, disarmanti, quotidiani.
Masayoshi vede per la prima volta Bowie esibirsi sul palco accanto a Lou Red, comprende immediatamente l’originalità, la potenza dell’artista, l’esigenza di immortalarlo. Bowie diceva che Sukita lo aveva reso immortale. Il fotografo giapponese non ama definirlo camaleonte, l’autenticità delle variazioni di David sono il prodotto di una elaborazione personale, proveniente direttamente dall’anima. Sukita è l’autore della copertina di “Heroes”, divenuta un’icona contemporanea. La spontaneità dei gesti e la disinvoltura delle pose le fecero vincere il premio di “miglior copertina britannica del 1977”. Il segreto delle immagini di Sukita risiede nell’originalità con cui ha saputo interpretare la complessità in divenire di Bowie.
Il fotografo Masayoshi Sukita nasce nel 1938 a Nogata, nel nord del Giappone. Il padre viene ucciso in prima linea in Cina durante la seconda guerra mondiale. Anche se è morto quando aveva solo sette anni, Sukita mantiene ricordi vividi del padre mentre scatta fotografie. Si diploma al “Japan Institute of Photography” studiando con Shisui Tanahashi.
Lavora per la “Daiko Advertising Inc.” e nel 1965 si trasferisce a Tokyo dove si occupa principalmente di foto di moda maschile, conseguendo numerosi premi. Partecipa al “Festival di Woodstock” nel 1969, in qualità di fotografo freelance. Nel 1970 a New York immortala Jimi Hendrix nei mesi prima della morte.
Nel 1972 Sukita, appassionato di subculture e vicino alla “Factory” di Andy Warhol, giunge a Londra per fotografare Marc Bolan e i T-Rex, precorritori del glam rock e pur non conoscendo David Bowie, decide di andare ad un suo concerto perchè incredibilmente attratto dal cartellone di “The Man Who Sold the World”, che lo promuoveva.
Nel 1977 Bowie torna a Tokyo con Iggy Pop e chiede a Sukita di ritrarlo in una sessione fotografica: uno di quegli scatti diverra immortale, la copertina di “Heroes”. Ha realizzato anche le copertine di altri album tra cui “Tin Machine”e “The Next Day”.
Sukita raggiunge il successo a livello internazionale e fotografa numerose celebrità: Marc Bolan, Cyndi Lauper, Iggy Pop, Brian Eno, Jordan, Ray Charles, Quincy Jones, Lee Morgan, New York Dolls, Francis Ford Coppola, Billy Joel, Chuck Berry, Elvis Costello, Boy George, Vivienne Westwood, The Police, Billy Idle.