Una delle novità più acclamate di Android Nougat, lanciato – ormai – poco più di 5 mesi fa, consiste nel modo in cui gestisce le notifiche che arrivano da una medesima applicazione: queste ultime, infatti, sono raggruppate e, una volta espanse, permettono di gestire ogni istanza in modo indipendente, senza dover aprire l’app principale. Purtroppo, WhatsApp, ancorché il sistema di messaggistica più diffuso al mondo, ancora non supportava le API delle nuove notifiche di Nougat: per fortuna, le cose sono cambiate nelle scorse ore!
Ormai, le notifiche raggruppate, in stile Nougat, erano gestite dalle principali rivali di WhatsApp (es. Hangouts, e Telegram), ed anche dai più noti client di posta elettronica (es. Gmail): in questi casi, una notifica raggruppata, una volta “sbocciata”, permetteva di vedere le singole istanze in essa celate, e supportava – in ognuna di esse – le principali azioni possibili. WhatsApp, invece, no: l’app fondata da Jan Koum – peggio ancora di tutti – mostrava solo l’ultima notifica ricevuta da una chat, o da un gruppo, e costringeva l’utente ad aprire l’app, per appurare quel che era successo nel frattempo.
Inutile dire che gli utenti della nota W verde hanno protestato vivamente, per questo mancato adeguamento “ai tempi”, sia sui social, che sui forum tematici (Reddit), senza trascurare la mail di contatto dell’app stessa, i cui vertici non si sono fatti attendere.
Dopo aver confermato, nei giorni scorsi, che erano al lavoro sul problema, la parola è stata mantenuta e, nelle scorse ore, sul PlayStore di Android, è comparsa la beta 2.17.13, che porta la funzionalità in questione: d’ora innanzi, infatti, vi sarà anche in WhatsApp una notifica cumulativa, con tanto di numero indicatore delle occorrenze non lette, espandendo la quale si potrà visionare ed interagire con le singole notifiche occorse in una chat, o all’interno di un gruppo.
Per poter fruire della novità in questione, sarà sufficiente rivolgersi al PlayStore di Android, qualora si sia già iscritti al programma di beta testing dell’app, oppure – in alternativa – si potrà procedere al prelievo della beta in questione dalla consueta repository online di ApkMirror.