Mancano, ormai, un paio di settimane al Natale, ed è più o meno il periodo in cui i nostri pargoli sono soliti scrivere le letterine che invieranno a Babbo Natale per chiedere doni e regali. Considerando la familiarità che i millennials hanno con le nuove tecnologie, è bene prepararsi a richieste un tempo impensabili che, però, potranno essere facilmente soddisfatte grazie a questa mini-guida al giocattolo tecnologico.
Una delle categorie immaginifiche che, da sempre, popolano le fantasie dei bambini (e di chi, tale, è stato tra gli anni 70 ed 80) sono i robot. A tal proposito, delle valide proposte vengono dalla Clementoni – da sempre molto attenta al lato tecnologico dell’educazione – che ha appena listato due interessanti prodotti in tema.
“Doc” è il robot educativo semovente, frutto della tradizione Sapientino, che si propone di insegnare ai bambini in età prescolare a contare, ed a riconoscere lettere, animali, e colori. Grazie ad una serie di pulsanti, colorati e bombati, posti sul capo, può essere programmato ad evitare gli ostacoli sulle mappe da gioco, in modo da portare a termine le missioni scelte. In questo modo, oltre ad imparare i rudimenti della programmazione e della robotica educativa, i bambini migliorano le loro capacità logiche, e di problem solving.
“Mio Robot” è un kit montabile che permette, al bambino, di assemblare un robot – sempre semovente – da zero, e di personalizzarlo a dovere grazie alle molte parti intercambiabili presenti nel bouquet in vendita. Una volta montato il tutto, anche in questo caso, si potrà scegliere una missione e, a seconda dell’opzione preferita, programmare il robot per vincere i propri amici in avvincenti sfide (es. nell’andare a caccia di monete da recuperare etc).
Simile a quest’ultimo ma più evoluto, è il “Mindstorms 2013 EV3”, un prodotto – però – della LEGO che permette di costruire, a suon di mattoncini, un vero robot e di dotarlo di un cuore hi-tech, di motorini, di attuatori, e di dispositivi di controllo, in modo che sia – poi – possibile portare a termine o delle missioni pre-impostate, o programmarne di proprie. Chi non ricorda, poi, il celebre marchio “Meccano”: in occasione delle festività natalizie, il brand storico dei giochi da montare ha elaborato il “Meccano Camion 4×4” grazie al quale sarà possibile e montare sino a 25 modelli diversi di fuoristrada 4×4 adeguatamente motorizzati con una power unit elettrica. Peccato, però, che non si tratti di un prodotto telecomandato.
Anche i droni, almeno finché non distribuiranno internet in tutto il mondo, secondo i desiderata di Zuckerberg, o porteranno pacchi, secondo quelli di Amazon, possono ben figurare nella categoria dei giochi tecnologici. In questo caso, una delle realtà più serie ed affidabili è Parrot che – allo scopo – ha previsto un ventaglio di scelte possibili molto ampio e decisamente alla portata di tutti.
“Parrot Mambo” è un quadricottero, idoneo per il volo all’aperto o negli ambienti chiusi, che – grazie ad una serie di accessori – può sparare palline (con un cannone da 6 colpi) o pinzare e sollevare oggetti. Lo si controlla tramite un’app per smartphone/tablet ma, volendo, è possibile acquistare un telecomando a parte che ne consenta una maggiore maneggevolezza nei controlli.
“Parrot Airborne Cargo Mars” è un altro drone aereo che conserva una forte carica di giocosità: è sempre un quadricottero ma può essere personalizzato – oltre che con gli adesivi – grazie ad una struttura ad incastri che permette di customizzarlo con mattoncini in stile LEGO, e con action figures, a mo’ di mini-piloti. Dotato di una mini-camera, consente di scattare anche foto, che risulteranno particolarmente spettacolari se scattate nel corso delle evoluzioni acrobatiche di cui è capace.
“Parrot Jumping Race Max” si rivolge a chi ama le evoluzioni “su strada”: regolandone le ruote, può essere controllato per gare di velocità, o per intrufolarsi in spazi stretti: è capace anche di saltare, grazie alle molle, e di muoversi sui terreni accidentati, dove darà il meglio di sé arrampicandosi. La quadratura del cerchio si ha, infine, con il “Parrot Rolling Spider Drone”, che ha sia le eliche che due ampie ruote laterali, in modo da potersi arrampicare sulle pareti verticali (es. dei muri), proprio alla stregua di un ragno.