Le notizie sulla cronaca informatica riportano di continue violazioni alla privacy degli utenti: solo per citare gli ultimi avvenimenti, basti ricordare gli scandali che hanno coinvolto, di recente, Yahoo, accusata di non aver protetto le mail dei suoi iscritti dalle indagini dell’FBI e dalle attenzioni degli hacker. Per fortuna, in tema di riservatezza personale, da oggi è disponibile un’arma in più, per giunta gratuita: Opera Max.
Opera Max è un’applicazione presente già da tempo nei più diffusi app store del settore mobile. Realizzata dai norvegesi di Opera Software (realizzatori dell’omonimo, ottimo, browser), si occupa di ridurre il consumo di traffico dati da parte delle applicazioni che abitualmente utilizziamo. Ci riesce sia vigilando sul consumo di dati in background (ovvero quando le app non sono lanciate), sia comprimendo – grazie ad un algoritmo che gira sui suoi server – il traffico derivante dalle nostre navigazioni web. Col tempo questa funzionalità si è arricchita ed adeguata ai tempi: oggi Opera Max comprime del 50% il traffico dati per lo streaming su Netflix, e del 40% quello verso lo streaming audio di Pandora.
Con l’aggiornamento di oggi, però, Opera Max sarà anche in grado di badare alla privacy dei suoi utenti. Nello specifico, la nuova versione di quest’app sta ricevendo il roll-out di una funzione chiamata “modalità privacy” che eviterà, grazie ai filtri di “EasyPrivacy”, che i tracker di terze parti traccino le nostre abitudini navigatorie onde mostrarci pubblicità pertinenti (a volte imbarazzanti).
Oltra a questo, e sempre grazie al database di EasyPrivacy, la nuova modalità privacy analizzerà le applicazioni installate in locale e darà loro un punteggio di affidabilità (alto, medio, basso) a seconda che comunichino (o meno) con i servizi di tracking, e a seconda di quante volte tentino di farlo. In questo modo, volendo, sarà possibile decidere di sostituire una tal applicazione con una un po’ meno ficcanaso…
Non ultimo, in dote con la modalità privacy di Opera Max, arriva anche la connessione crittografata che permetterà di usufruire delle reti Wi-Fi aperte (es. alle fermate del treno, o in aeroporto) con maggiore sicurezza visto che, di fatto, le navigazioni codificate grazie ad Opera Max risulteranno irrintracciabili e incomprensibili per un eventuale hacker che “si fosse messo all’ascolto”.
Per disporre di questa maggior tutela, occorre installare l’ultima versione di Opera Max dal PlayStore di Android (su iOS, per ora, ci sono ancora troppi limiti non aggirabili) ed attendere che il roll-out della funzionalità “modalità privacy” venga estesa a tutti gli utenti androidiani.