Quando la Microsoft si propone di guadagnarsi una consistente fetta di mercato per i suoi prodotti, non c’è ma che tenga. Laddove non arriva con le installazioni coatte (ricordate gli esordi di Windows 10?), ci riesce proponendo del danaro, tangibile, o sotto forma di buoni. È proprio il caso della nuova campagna promozionale in base alla quale verrai pagato se navighi con Edge!
In verità, non è certo la prima volta che Microsoft apre il borsellino per spronare i suoi utenti ad utilizzare i prodotti/servizi di casa. Era il 2008 quando nasceva il programma “il programma LiveSearch CashBack”: in quel caso, se si usava il suo motore di ricerca di allora (Windows Live Search) per cercare e confrontare dei prodotti, si veniva ripagati – in caso di acquisto del prodotto – con una ricompensa pari al 2-30% del valore di quanto si acquistava. Raggiunti i 5 dollari minimi, tac!, scattava il versamento su conto corrente, o su Paypal.
Nel 2010, bisognava pompare il nuovo motore di ricerca, Bing, e – quindi – nacque il programma “Bing Rewards”: più si usava questo engine, più punti si accumulavano. Raggiunta la quota minima, si poteva ottenere un abbonamento per Hulu, o una gift card per Amazon o Starbucks.
Bing ora, seppur non paragonabile per diffusione a Google Search, è comunque un prodotto noto, entrato nell’immaginario collettivo e, quindi, Redmond ha reindirizzato le sue attenzioni e premure su Edge, il browser erede di Explorer che, per quanto pre-installato su tutti i Windows 10, ha un’esigua quota di mercato (appena il 4,2%).
Ecco, quindi, il varo del recente programma “Microsoft Rewards” che premierà coloro che navigheranno effettivamente tramite Edge (quindi, non basta tenere il browser aperto in background) qui e là in giro per il web. La buona notizia di quest’iniziativa è che si potrà stare tranquilli per quel che riguarda la privacy: Microsoft “non controllerà” i siti che effettivamente visitate ma semplicemente si occuperà di verificare che, da un sito, via link, si passi ad un altro e così via.
Gli elementi negativi di quest’iniziativa ci sono e sono almeno 2. Il primo è che, su Edge, bisognerà avvalersi del motore di ricerca Bing: se lo cambiate con Google, o con DuckDuck Go, vanificate la vostra adesione alla campagna in questione. L’altra brutta notizia è che il programma di cui parliamo è stato sì localizzato anche in italiano, col nome di Microsoft Premi, ma non risulta ancora attivo dalle nostre parti: usando un VPN per mascherare la propria provenienza geografica, si può ingannare (violazione del regolamento) mamma Microsoft solo per poco perché – dopo un po’ – scatta il bann dal programma di ricompense!
Quindi, per poter essere ricompensati da Microsoft ogni volta che navigheremo con Edge, almeno nel Bel Paese, dovremo pazientare ancora un po’.