Nei giorni scorsi, Facebook ha annunciato l’ennesima novità a proposito dell’algoritmo che decide cosa leggeremo nel NewsFeed ed in che ordine: la parola chiave del prossimo aggiornamento sarà “contenuti informativi“.
Facebook non è certo nuova a ritoccare l’algoritmo che sceglie cosa leggeremo nel NewsFeed, la location ove compaiono tutti gli aggiornamenti di stato e le notizie interessanti. In passato si è parlato di privilegiare i contenuti che ci piacciono, quelli delle persone care, di lottare contro i titoli acchiappa click e, continuando su quest’ultima stata strada, Facebook ha annunciato proprio l’intenzione di privilegiare i contenuti più informativi.
Ma cosa intendono a Menlo Park con “contenuti informativi”? È presto detto: si tratterebbe di contenuti legati a tematiche attuali o ad eventi in svolgimento, ma anche di argomenti capaci di suscitare interesse, generare discussione, attirare commenti. I contenuti in questione verrebbero identificati da Facebook in vari modi.
Innanzitutto, si terrebbe conto di ciò che leggiamo e condividiamo più spesso nelle nostre reti sociali e, poi, si terrebbe anche conto delle persone con cui parliamo e di quelle con le quali ci relazioniamo più di frequente. Questa base informativa è già in possesso di Facebook che registra tutto ciò che facciamo sulla sua piattaforma.
A questo bagaglio di conoscenze statistiche, verrebbe aggiunto il Feed Quality Program che richiederebbe il contributo di noi utenti: nello specifico, si tratterebbe di votare da 1 a 5 ogni contenuto che dovesse apparire nel NewsFeed in modo da dare 5 al contenuto valutato come più informativo e solo 1 a quello meno interessante.
Con questo sistema, l’algoritmo dovrebbe essere in grado di imparare cos’è più “interessante” ed informativo e calibrarlo sui gusti, ovviamente mutevoli nel tempo, dei vari singoli utenti.
Attualmente, la novità relativa all’aggiornamento dell’algoritmo che dovrebbe portare in cima i contenuti più informativi è in via di rilascio nei NewsFeed di tutti gli utenti: già oggi alcuni utenti potrebbero notarne gli effetti ed entro le prossime settimane questo dovrebbe verificarsi per tutta l’utenza facebookiana.