Usare lo smartphone mentre si guida è pericoloso, si sa, ma anche farlo mentre si cammina non è che sia tanto meno frequente e foriero di rischi. Diverse realtà locali e grandi aziende hanno tentato di limitare questo problema ciascuna a modo proprio. Vediamo come si è organizzata la Corea?
Google, tanto per citarne una, ha registrato un brevetto in cui prevede di tappezzare il cofano delle sue auto a guida autonoma di un tessuto adesivo che avrebbe proprio il compito di acchiappare i pedoni coinvolti negli incidenti. Magari coinvolti perché distratti dai loro smartphone.
Tra gli Stati che si accingono a provvedere alla distrazione da smartphone, figura anche il New Jersey che ha in discussione una proposta di legge finalizzata a multare chi sia sorpreso a messaggiare per strada (50 dollari di sanzione e/o 15 giorni in cella). Sempre restando negli USA, la Valley Utah University ha realizzato delle corsie apposite per coloro che messaggiano mentre camminano. Non meno creativa è stata la Svezia che ha tappezzato le strade di segnali stradali che avvertono del pericolo di imbattersi in pedoni distratti da device mobili.
La Germania, più pragmatica, ha messo da parte il sarcasmo e, dopo l’investimento di una 15 enne che non ha visto sopraggiungere un tram perché concentrata sul cellulare, ha deciso di sperimentare dei semafori posti a livello della strada: in sostanza le classiche luci integrate nell’asfalto direbbero se sia il caso di fermarsi ed attendere o se sia possibile proseguire.
E la Corea? La terra che ospita alcune delle più grandi aziende di telefonia mondiale (Samsung ed Lg su tutte, e – più defilata – la Pantech recentemente risorta) ha deciso di combattere le distrazioni da smartphone con degli appositi segnali stradali. In pratica, in prossimità delle zone più “sensibili e pericolose” (es. gli incroci), verranno posti dei periodici segnali stradali che inviteranno a guardare più spesso la strada, onde evitare incidenti (di finirci coinvolti o di cagionarli). Una sorta di rieducazione al buon senso.
La sperimentazione partirà dalle strade della capitale Seoul e, in caso di riscontri positivi, verrà estesa al resto del Paese. Sembra, tuttavia, dubbio che laddove non riesca la paura di finire sotto un’auto, riesca un semplice segnale stradale, ancorché apposito e dedicato allo scopo…