YouTube, il celebre portale di video sharing di proprietà di Alphabet (Google), ha appena annunciato – con un comunicato ufficiale – che il live streaming sarà attuabile anche dalle versioni mobili della sua piattaforma.
In effetti, YouTube aveva introdotto il live streaming sin dal 2011 ma l’aveva relegato solo alla sua versione web-desktop. Da allora, anche altre realtà avevano imitato tale funzionalità e l’avevano portata sulle rispettive app mobili: è accaduto di recente a Facebook e Tumbrl (la community di blog di Yahoo): ora, quindi, YouTube deve rincorrere sul suo stesso terreno e lo fa, appunto, estendendo il live streaming alle proprie app mobili.
La novità in questione verrà distribuita gradualmente: all’inizio, verrà abilitato solo un ristretto numero di utenti di tipo premium (video creator come The Young Turks, AIB, Platica Polinesia, SacconeJolys, e Alex Wassabi) e, in seguito, si procederà ad estendere la base di utenza di questa funzionalità anche agli altri Youtubers.
L’utilizzo del live streaming nell’applicazione di YouTube sarà piuttosto facile e non necessiterà del ricorso ad app esterne. Entrando in YouTube, l’utente troverà un pulsante rosso bello grande per andare in diretta: scelta l’immagine per la miniatura del suo live, basterà premere il pulsante di cui sopra per andare in streaming e poter interagire, in tempo reale, con i commenti dei propri follower (commenti che compariranno come pop-up grazie al servizio di chat interna recentemente integrato).
I live streaming saranno gestiti, da YouTube, come tutti gli altri normali video: saranno ricercabili tramite gli appositi filtri e rientreranno in un sistema di suggerimenti potenzialmente interessanti, al pari dei video registrati. Una volta terminata la diretta, il video rimarrà salvato nel proprio account e l’autore potrà variarne le autorizzazioni di accesso (per questioni di privacy) mentre i follower potranno aggiungerlo nelle proprie playlist.
E voi? Attenderete, con pazienza, che i live streaming di YouTube sbarchino sull’app mobile per tutti o, nel frattempo, fate già ricorso all’equivalente funzionalità di Facebook?