Lo sblocco dell’iPhone operato, dopo lunghe traversie, dall’FBI dimostra che, per quanto buoni, non esistono attualmente degli smartphone totalmente sicuri ed inviolabili. O meglio, non esistevano perché la start-up israeliana “Sirin Labs” ha appena messo in commercio lo smartphone “Sirin Solarin” definito come il più sicuro al mondo. Una sicurezza che si paga a caro prezzo…
Sirin Solarin era già stato anticipato il mese scorso con una landing page che ne preannunciava il lancio nel Maggio 2016: la società che ne ha curato la progettazione e la realizzazione è stata di parola e, da qualche giorno, è effettivamente possibile acquistare questo speciale smartphone.
Per quanto riguarda la qualità del device in questione, parliamo certamente di un prodotto di elevato profilo: per ognuna delle 2500 componenti che lo costituiscono, spiegano in azienda, è stato scelto il meglio della tecnologia. Già i materiali costruttivi, ad esempio, prevedono l’uso di materiali di abituale impiego aerospaziale (lega metallica “Matrix”) e, ciò, nonostante il device è stato rafforzato con pannelli di titanio. Il peso, però, ne ha risentito visto che il Sirin Solarin pesa addirittura 250 grammi.
All’interno della sua scocca, leggermente incuneata, troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 810 che lavora in tandem con un banco da 4 GB di RAM: lo storage è notevole, ovvero 128 GB per dati, app e sistema operativo, ma non è dato sapere se sia espandibile o meno.
In ambito multimediale, troviamo un display curvo IPS LED da 5.5 pollici, ben risoluto (è un 2K) e protetto da graffi, urti e rotture grazie ad un pannello Gorilla Glass 4. Di fotocamere ve ne sono, ovviamente, due. Quella anteriore, per le videoconferenze, arriva ad 8 megapixel mentre quella posteriore arriva a ben 23.8 megapixel ed ha sia la l’autofocus laser che il Flash a quattro toni: chi ha potuto provarlo, però, assicura che le foto siano sovraesposte e un po’ sfuocate. E l’audio? Dovrebbe essere potente visto che i 3 speaker a bordo sono dotati e implementati con un amplificatore.
La connettività registra la possibilità di navigare sia in ambiente di lavoro che in mobilità ad elevatissime velocità. Il Wireless è un WiFi 802.11ac 2×2 con supporto alla tecnologia MU-MIMO ed a quella multi-gigabit (consente navigazioni sino a 4.6Gbps), l’LTE non solo è presente ma supporta persino 24 bande di frequenza, il Bluetooth è della generazione 4.1, e il geo-localizzatore è sia l’A-GPS che il Glonass. Tra le porte presenti, annoveriamo un’utilissima USB 3.0 Type-C per ricarica e trasferimento dati. L’autonomia è affidata sia al sistema operativo Android 5.1.1 che ad una batteria, capiente, da 4040 mAh con ricarica rapida Quick Charge 2.0 (by Qualcomm).
Ciò per cui si distingue il Sirin Solarin, però, non è tanto la scheda tecnico realizzativa (buona ma non impressionante) quanto la sua vocazione per privacy e riservatezza dei dati. Il device è stato implementato dalla Zimperium, azienda esperta di sicurezza digitale, e permette la navigazione online anti-hacker e diversi tool per consentire il recupero del device perso o il wiping del medesimo da remoto (lo storage interno è comunque criptato).
A ciò si aggiunga anche la presenza, sul retro, di uno scanner di impronte e di un Security Switch: facendolo scorrere, si passa da Android ad una versione di Os, quasi più scarna dei feature phone, che permette solo di fare telefonate e messaggi criptati secondo lo standard militare AES a 256-bit.
Sirin Solarin è già disponibile in commercio, nel sito ufficiale della Sirin, nelle colorazioni Fire Black Carbon Leather con titanio, Fire Black Carbon Leather con carbonio simile al diamante, Fire Black Carbon Leather con oro giallo, e Crystal White Carbon Leather con carbonio simile al diamante, ad un prezzo di circa (al cambio attuale) 14.962 euro.