Homeland, la serie televisiva statunitense basata sulla serie televisiva israeliana Hatufim e che ha come protagonista Carrie Mathison (Claire Danes), un’agente della CIA affetta da un disturbo bipolare, è stata rinnovata per una settima ed un’ottava stagione.
Sicuramente si tratta di una buona notizia per i numerosissimi fa della serie che, dopo aver saputo che l’acclamato spy drama si trasferirà nuovamente negli Stati Uniti e, più precisamente, nella Grande Mela, che, come aveva spiegato la scorsa settimana il produttore esecutivo Alex Gansa, i nuovi episodi della sesta stagione di Homeland si concentreranno sul fallimento della presidenza all’indomani delle elezioni, durante quei famosi 72 giorni durante i quali non è del tutto chiaro chi è al comando e la democrazia è in grave pericolo, e che, cosa ancora più importante, Rupert Friend riprenderà regolarmente il ruolo di Peter Quinn nella sesta stagione, possono tirare un bel respiro di sollievo e possono dormire sonni tranquilli, essendo sicuri che la loro serie tv preferita continuerà ad andare in onda.
Tuttavia, Showtime, nella persona del suo presidente David Nevins, che ha commentato il rinnovo dicendo che “Homeland è una serie che è costantemente reinventata” e che “più di ogni altra cosa, questa è una serie che ha una data di scadenza indeterminata, proprio per via della sua natura“, insieme alla buona notizia relativa al rinnovo della serie, ne ha anche una cattiva notizia relativa al fatto che la sesta stagione dello spy drama si farà attendere un po’ più del previsto e che verrà mandata in onda presumibilmente all’inizio del prossimo anno.
Proprio in merito alla sesta stagione, il produttore esecutivo Alex Gansa ha dichiarato: “Ci saranno dei ritorni dalle passate stagioni. Sarà la priva volta di Carrie sul suolo americano dopo tanti anni e dovrà familiarizzare di nuovo con vecchie conoscenze e crearsi una nuova vita”.