Crea album condivisi anche in Europa con Facebook Moments

In queste ore Menlo Park ha ufficialmente rilasciato, anche l'Europa (Italia compresa), l'applicazione "Moments" (per iOS e Android) che consente di creare album fotografici condivisi nel pieno rispetto delle normative europee sulla privacy. Eccone i dettagli

Crea album condivisi anche in Europa con Facebook Moments

Facebook, dopo quasi un anno di test negli Stati Uniti, ha rilasciato l’applicazione “Moments” anche nel Vecchio Continente (Italia inclusa): ora sarà più facile creare album condivisi (con gli amici) che facciano riferimento ad un evento comune al quale si è partecipato. Ecco come funziona.

Circa 8 mesi fa Facebook lanciò l’applicazione “Moments” negli USA per ostacolare il successo di Google Foto ma, in Europa, ricevette lo stop contro quest’app per via delle severe normative europee in materia di privacy. Ora, a distanza di tanto tempo, Moments sbarca anche in Europa grazie ad un escamotage introdotto nel proprio algoritmo di riconoscimento dei volti.

Moments è disponibile per iOS ed Android: una volta installata, permette di creare degli album in base a delle private label, etichette private accessibili solo a noi e solo sul nostro dispositivo: possiamo, ad esempio, creare l’album “Gita a Casale Monferrato” ed aggiungervi le foto da noi scattate in quella data circostanza.

In seguito, possiamo far sì che anche altre persone, con noi presenti all’evento immortalato, possano aggiungere foto nel nostro album (e viceversa): basta invitare i contatti social con i quali siamo andati in gita. Questi ultimi, ricevuto ed accettato l’invito, potranno aggiungere le foto che han scattato sui loro device in quella circostanza: noi, dal canto nostro, riceveremo una notifica ad ogni foto aggiunta.

Ed ora veniamo alla privacy: le foto di questi album sono accessibili solo ai contatti invitati anche se è possibile scegliere di condividerle, in seguito, su Facebook ed Instagram. Oltre a questo, interessante è anche il sistema che ha permesso a Moment di aggirare la legislazione continentale: in pratica anzicché realizzare il riconoscimento automatico dei volti, Moments europeo usa un sistema di riconoscimento degli oggetti che misura la distanza tra gli occhi, tra le orecchie, tra il naso e la bocca etc. In base a questi parametri suggerisce che alcune foto possano riguardare la stessa persona ed invita a confermarne l’identità tramite la private label accennata in precedenza: in ultima istanza, quindi, l’identificazione è volontaria e spetta all’utente finale. 

Da segnalare, infine, che Moments può tornare utile anche per organizzare le foto che via via si scatteranno: nel caso il suo algoritmo rilevi una certa somiglianza, proporrà di inserire una foto proprio all’interno dell’album più probabilmente attinente. 

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