La California è sempre più affollata di grandi big dell’innovazione (Hi-Tech ed automobilistica) che sperimentano i propri veicoli per le strade di questo assolato stato americano. Da qualche giorno, il governatore locale ha dato il beneplacito per i test su strada anche ad una società che vuole creare i primi taxi a guida autonoma.
In California, attualmente sono almeno una dozzina le società che stanno sperimentando auto a guida autonoma o assistita: tra queste è impossibile non citare Google la cui auto sta macinando chilometri su chilometri affinandosi sempre di più, anche se qualche volta ha rischiato la multa e qualche altra volta c’è scappato un incidentino. Piccoli errori di gioventù.
Ora, al novero degli sperimentatori della guida autonoma si aggiungerà anche Zoox, una start-up fondata da Jesse Levinson, un ingegnere che ha assistito – alla Stanford University – addirittura Sebastian Thrun che è stato il primo a coordinare i progetti di automitive googleiani, e dal promettente designer australiano Tim Kentley-Klay.
Il primo veicolo realizzato dalla Zoox risale ad un anno fa e ricordava, nella silhouette, un po’ le auto-moto del kolossal Disney “Tron”: il veicolo era leggermente a semi-elisse, senza una specifica parte anteriore o posteriore, con – nel mezzo – porte ad ali di gabbiano, e ben 4 posti. Così concepito, questo veicolo era in grado di andare avanti e indietro allo stesso modo, semplicemente invertendo la propulsione alle ruote.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e Zoox pare essersi orientata verso veicoli, sempre automatici, più tradizionali nell’aspetto e nell’approccio. Il progetto attuale di Zoox, in particolare, è quello di realizzare un servizio di taxi simile ad Uber, quindi prenotabili via app mobile, con una differenza molto significativa: i taxi Zoox si guiderebbero da soli, o meglio l’autista sarebbe la sua intelligenza artificiale (come già riconosciuto dall’Ente per i trasporti USA Nhtsa).