La Disney ha recentemente annunciato il suo progetto di riadattamento basato sul lungometraggio d’animazione “Taron e la pentola magica” e il suo interesse a realizzare una serie di film basata sul ciclo fantasy “Le cronache di Prydain” nato dalla penna dello scrittore Lloyd Alexander a cui appunto si ispirava la pellicola in questione realizzata con la co-regia di Ted Berman e Richard Rich.
I cinque romanzi che compongono la saga, pubblicati tra il 1964 e il 1968, sono Il libro dei tre (1964), Il calderone nero (1965), Il castello di Llyr (1966), Taran il girovago (1967) e Il sommo re (1968) e narrano le vicende del giovane Taron (Taran in inglese), un semplice guardiano di porci il cui sogno è quello di diventare un eroe, che si ritrova a intrecciare il proprio destino con quello di veri e propri cavalieri, stregoni, temibili e oscuri nemici al fianco della giovane e bellissima maga Eilonwy.
Nelle librerie italiane i romanzi, pubblicati dall’Editrice Nord , si trovano in due raccolte intitolate “La saga di Prydain”, contenente i primi tre volumi e “Taran di Prydain” in cui si trovano gli ultimi due volumi della saga.
Gli ultimi successi legati alle sage fantasy hanno quindi spinto la Disney a riprendere un film che all’epoca della sua uscita, nel 1985, si era rivelato un vero e proprio flop per il pubblico date le sue atmosfere troppo cupe e tetre per i più piccoli ( si vocifera che a lavorare all’animazione ci fosse anche un giovanissimo Tim Burton).
A nulla valse la nomina e la vincita di un premio Oscar speciale tecno-scientifico a David W. Spencer e l’accurato e meraviglioso lavoro degli animatori di casa Disney, la pellicola non venne compresa e di consguenza non ottenne il successo sperato.