Samsung spesso sfotte i rivali iPhone nell’ambito dell’autonomia di funzionamento: l’adagio dei sudcoreani è che, se compri un iPhone, passerai la vita attaccato alla presa da muro. Purtroppo, benché si speri in un progresso della tecnologia che ponga fine a questa situazione, sembra che ancora per molto tempo dovremo rassegnarci al fatto che la batteria dell’iPhone non durerà mai più di un giorno…
È una cosa che abbiamo notato più o meno tutti: usando un iPhone non tanto in modo forsennato ma con un uso almeno costante per tutta la giornata, è impossibile sperare che il proprio device duri, in autonomia, almeno 2 o 3 giorni. A fine giornata, tac! Dovrete andare di ricarica e ‘smadonnare’ per la perdita di tempo.
Una conferma di questa situazione, oggi, giunge anche dagli studi di Dee Strand, ricercatore presso la Wildcat Discovery Technologies: lo studioso spiega, in un suo dettagliato report d’analisi, che le batterie – ogni anno – stanno facendo effettivamente dei piccoli passi avanti, dei piccoli progressi. Il problema è che anche gli smartphone fanno dei passi avanti e grossi, in termini di specifiche e funzionalità.
Risultato? Quando va bene, il rapporto batteria-smartphone è in pareggio, quando va male è sbilanciato in favore dello smartphone e delle sue sempre più esagerate richieste energetiche: considerando il caso degli iPhone, non c’è scampo. A fine giornata dovrete far ricarica del vostro amato melafonino. E non v’è speranza che le cose cambino in futuro, basti vedere le novità annunciate: schermi sempre più grandi, nuove funzionalità touch, sempre più applicazioni, etc. etc. Possiamo già ringraziare Iddio – spiega Strand – che le applicazioni siano ottimizzate per far durare l’iPhone almeno un giorno: è già grasso che cola!
Rimedi? Il giovane studioso spiega che c’è poco da fare. O si opta per un phablet, nel caso della Apple un iPhone modello Plus che abbia più spazio anche per una batteria più generosa, o si deve sperare che vengano presto inventate batterie con una tecnologia alternativa a quella attuale basata sugli ioni di litio.
Anche in questo caso, comunque, si tratterebbe di una soluzione non propriamente dietro l’angolo…