Whatsapp è il messenger che ha mandato in soffitta i vecchi, costosi, SMS. Sino a poco tempo fa, ad un costo decisamente abbordabile di 89 centesimi di euro ed oggi, almeno per il contesto Android, del tutto (e di nuovo) in modalità gratuita a vita.
Grazie a scelte del genere, tale networl sta crescendo oltremisura e già da tempo ha superato la quota di 1 miliardo di utenti attivi al mese: dimensioni da vero e proprio social. E come nei social network, anche su Whatsapp può capitare di venir bloccati da qualcuno, per i motivi più disparati.
Come scoprire, dunque, se qualcuno ci ha bloccati?
Spulciando nei vari gruppi e forum di tricks online, qualche spunto si trova sempre. I metodi più classici prevedono, è risaputo, di usare gli strumenti che Whatsapp ci mette già a disposizione per tale scopo. Proprio per evitare di farci ricorrere a tool potenzialmente pericolosi e forieri di virus informatici, lo staff di Whatsapp ha predisposto dei sistemi interni di “verifica”: ad esempio, se non riuscite a vedere l’ultimo orario di ingresso – nel network – di quel dato contatto, vuol dire che vi ha bloccato. Idem se non vi compare più la doppia spunta blu quando gli inviate un messaggio.
Eppure esistono due trucchi che, come si suol dire, ‘tagliano la testa al toro’.
1° trucco
Il primo espediente che possiamo mettere in pratica per scoprire se qualche contatto Whatsapp ci ha bloccati consiste nel provare ad effettuare una chiamata vocale verso quel numero che, presumibilmente, ci ha bloccati. Nel caso il nostro tentativo ci restituisca un messaggio d’errore, ahi noi, vuol dire che siam stati proprio bloccati.
2° trucco
Un altro sistema un po’ da geek, non spiegato ufficialmente da Whatsapp ma che neanche ne viola la policy d’uso, consiste nel creare un gruppo e nel provare ad aggiungervi quel contatto del quale sospettiamo il ban: se non riusciamo a completare la procedura e Whatsapp ci avvisa press’a poco così “Non sei autorizzato ad aggiungere questo contatto” vuol dire – idem con patate – che siamo stati decisamente bloccati da quel contatto.
Ora siamo liberi di disperarci o, meglio ancora, di voltar pagina.