Nel Giugno del 2015, Cupertino annunciò il varo del suo servizio di streaming musicale, noto come Apple Music, che – a distanza di sei mesi da quel momento – annovera un significativo successo di audience. Secondo il Financial Times, Apple Music, infatti, ha già raggiunto i 10 milioni di utenti paganti (leggasi “abbonati“). Risultato per il quale il leader del settore, Spotify, ha dovuto penare per ben 6 anni!
Era il Giugno dello scorso anno quando Tim Cook propose al mondo la sua prossima sfida. Dopo aver acquistato un mese prima la Beats Audio, produttrice delle celeberrime cuffie omonime, Cupertino entrava nel settore dello streaming musicale con Apple Music, inizialmente prevista per PC, Mac e iOS e, di recente, sbarcata anche su Android.
Il servizio in questione prevedeva l’ascolto di radio Beats 1, in onda 24 ore al giorno, la possibilità di contattare i propri artisti con il Social Connect e, soprattutto, la possibilità di ascoltare la propria musica preferita. Quest’ultima poteva essere attinta in locale, via iTunes, o dall’ampio database del progetto musicale in questione: i primi 3 mesi di ascolto erano gratuiti, poi occorreva sottoscrivere un abbonamento onde disporre di un ascolto illimitato ed in ottima qualità audio del bouquet musicale di cui sopra.
Dopo i tre mesi in questione, era la fine di Settembre, Tim Cook comunicò che ben 6,5 milioni di utenti avevano confermato il loro gradimento sottoscrivendo un abbonamento a pagamento. Da allora le cose sono addirittura cresciute ed oggi il Financial Times pubblica una classifica nella quale si evince che, oggi, Apple Music è seconda, tra i servizi del settore, con 10 milioni di utenti paganti in 100 paesi.
Al primo posto, svetta solitaria Spotify con 75 milioni di utenti in 56 paesi (20 milioni quelli abbonati) mentre al terzo posto si colloca la francese Deezer con 6,3 milioni di utenti paganti. Più defilati la creatura di Jay-Z, Tidal, col suo primo milione di iscritti conseguito ad Ottobre mentre singolare è la situazione di Pandora Radio: disponibile, ormai, solo in USA, Australia e Nuova Zelanda, questo servizio annovera 79 milioni di utenti ma una percentuale davvero sigua di iscritti paganti.
Secondo Mark Mulligan, analista presso la Midia Research, con un tale trend di crescita, è probabile che Apple Music diventi il servizio di streaming più sottoscritto del 2017 grazie ai suoi accordi esclusivi con vari artisti (es. il rapper bianco Eminem o Taylor Swift, strappata proprio a Spotify) e grazie alla sua facilità di accesso: per accedere all’Apple music basta disporre dell’Apple ID che si usa già con iTunes o con l’app Musica di iOS.
Dopo appena sei mesi, Apple Music, il servizio di streaming musicale della Apple, ha già raggiunto – secondo il Financial Times – la ragguardevole quota di 10 milioni di abbonati ed il futuro musicale di Cupertino appare quanto mai roseo anche per il 2017.