Un domani il mare sarà esplorato da Mèriens, la città galleggiante

Le cronache scientifiche di oggi non fanno altro che parlare di esplorazioni spaziali ma la nuova frontiera del domani potrebbe essere quella dello studio delle biodiversità marine. Magari grazie a Mèriens, la città galleggiante del futuro

Un domani il mare sarà esplorato da Mèriens, la città galleggiante

Seguendo la cronaca scientifica degli ultimi mesi abbiamo spesso sentito parlare di satelliti impegnati a sorvolare pianeti più o meno lontani e del progetto delle grandi potenze europee di colonizzare Marte e, eventualmente, anche il nostro satellite, la Luna. Quello che, sino ad ora, si era trascurato – in termini di attenzione – era il mare terrestre che, pure, occupa gran parte della superficie del nostro pianeta e che ci consente di etichettare la Terra come “pianeta azzurro”.

Lo scenario, qui elencato, potrebbe – però – presto cambiare grazie ad un progetto avveniristico concepito da Jacques Rougerie. L’architetto francese in questione, grande appassionato del mare, avrebbe ideato – infatti – un’intera città in grado di galleggiare sul mare e di fungere da centro di ricerca, da Ente Internazionale Oceanografico per la precisione, per il Grande Blu.

Nello specifico, la città del mare di Rougerie si chiama “Mèriens” ed ha la singolare forma di una manta gigantesca con un’apertura alare di 500 metri ed una lunghezza, da capo a coda, di 900 metri. Al suo interno vi sarebbero laboratori per l’analisi del mare e delle biodiversità marine, aule per le lezioni dei docenti, alloggi per i neo “atlantidei”, luoghi per l’intrattenimento e per la cura della propria salute. Non mancherebbe nemmeno una rimessa per veicoli marini speciali come il SeaOrbiter, una sorta di enorme squalo robotico con pinna a vela, che sembra destinato ad essere la prima nave a sviluppo verticale pronta per solcare i mari. 

Mèriens non sarebbe solo una città completa, per la varietà dei locali ospitati e per la mole di persone che l’abiterebbero (ben 12 mila), ma un vero e proprio ecosistema nautico ecosostenibile: ogni rifiuto, infatti, verrebbe riciclato e l’energia per il funzionamento delle sue strutture sarebbe ricavata totalmente dal vento e dalla forza del mare. 

Certo, per ora Mèriens è solo un progetto fantasioso e chissà se vedrà mai la luce, per esplorare i mari di questo o di altri pianeti, tuttavia – a quanto pare – sono già diverse le compagnie nautiche che stanno guardando alla creatura di Rougerie per allestire le navi da crociera del domani che già, oggi, sono delle vere e proprie città galleggianti…

Continua a leggere su Fidelity News