Tra le tante novità annunciate da Mountain View in questo periodo ve ne sono almeno un paio decisamente innovative per il modo in cui rivoluzionano il mondo delle ricerche online.
Veniamo alla prima. Google ha annunciato un sistema di “Live Blog” che dovrebbe integrarsi con i risultati delle ricerche. In sostanza di tratta di spazi simili a caroselli dinamici, a scorrimento verticale od orizzontale, nei quali le notizie si susseguirebbero a seconda degli aggiornamenti temporali disponibili. Le informazioni potrebbero essere fornite da una serie di editori con i quali Google ha avvitato contatti nei mesi scorsi (Guardian, al Washington Post, al Telegraph e a ScribbleLive).
Il funzionamento di questa novità sarebbe davvero semplice e ricorderebbe un po’ le anteprime dei risultati di ricerca una volta presenti in gran parte dei web engine: solo che in questo caso lo spazio sarebbe dinamico e consentirebbe di seguire la presentazione di un dato evento in diretta internazionale, o di tenersi informati su fatti di particolare rilevanza.
L’innovazione in questione dovrebbe essere introdotta a breve mentre ancora in test, negli USA, risulta essere la seconda novità oggetto di quest’articolo. Parliamo dell’intenzione da parte di Google di indicizzare, tra i suoi risultati, anche i contenuti provenienti…dalle app. La feature in questione era già stata intravvista tempo fa e consentiva di visualizzare in streaming i contenuti di alcune app che, però, erano esistenti anche nella forma “web”: era un modo per far accedere all’informazione al di là del device che la ospitasse.
Con la novità di oggi, invece, si fa un passo avanti e in streaming vengono mandati i contenuti di app che, però, non abbiano equivalente internettiano: parliamo, quindi, di contenuti esclusivi che potranno essere riprodotti nel browser senza la necessità di installare l’app da cui provengono (mentre nel caso della collaborazione con Facebook, i contenuti social si apriranno sempre nell’app ufficiale). Di sicuro un’implementazione che farà particolarmente felici coloro che dispongono di dispositivi con una scarsa dotazione di RAM e di storage…
In questo caso, come anticipavamo, la novità è presente solo negli USA, in modalità di test in join con ben poche app (HotelTonight, New York Subway, Chimani, Daily Horoscope): speriamo di vederla presto introdotta anche sui dispositivi mobili e fissi delle nostre latitudini!