La ricerca sui droni procede spedita, non solo per le applicazioni militari ma anche per quelle civili e, infatti, non sono poche le grandi realtà della distribuzione e dell’e-commerce che guardano ai piccoli androidi per la consegna delle loro merci.
Il problema è che, sino ad ora, l’adozione di droni volanti come corrieri è sempre stata frenata da questioni di sicurezza: non sarebbe certo bello, infatti, che un drone – causa avaria – ci cadesse in testa con non proprio leggero peso di una smart tv o di una macchina per il pane fatto in casa. Ci si potrebbe lasciare la pelle, con tutto lo strascico giudiziario che ne conseguirebbe per il negoziante e lo spedizioniere!
Sharship, start-up londinese creata da uno dei fondatori di Skype (Ahti Heinia), punta a risolvere questo problema tramite un robot semovente terrestre. L’androide in questione, dotato di veloci cingoli, sarebbe in grado di portare il corrispondente, in peso, di due borse della spesa per una distanza di ben 5 km.
I vantaggi sarebbero evidenti. In termini di sicurezza il corriere semovente di Sharship sarebbe più sicuro di un drone volante: si muove a terra, a velocità sostenuta, è in grado – grazie ad un algoritmo, di scansare persone ed ostacoli e perfino di attraversare la strada. Nel caso di situazioni complicate, poi, potrebbe sempre intervenire la guida umana remota in grado di portare a destinazione il drone in questione.
Oltre a ciò, questa soluzione di consegna sarebbe ecologica. Un drone starship inquina meno dei furgoni attuali che, anzi, nelle città potrebbero tranquillamente esser sostituiti da questi sistemi di consegna autonoma, a patto che il magazzino non sia troppo lontano. La ricarica, poi, di questi droni richiederebbe meno di quel che consuma una normale lampadina!
La tutela del valore consegnato, ovviamente, non sarebbe trascurata. E’ vero: muovendosi molto lentamente, potrebbe sempre venire ad un ladro la tentazione di agguantare il drone e portarselo via con tutta la merce ma è verosimile che Starship adotterà un sistema di tracking GPS non disattivabile che associ insindacabilmente il drone a chi lo controlla, un po’ come il sistema della Apple implementato in iOS, grazie al quale nemmeno un hard reset del device gli toglie l’associazione al suo proprietario. Non meno interessante è il fatto che tale sistema di tracking potrebbe essere usato del destinatario della consegna per tracciare, pari pari, l’arrivo del proprio pacco in modo da farsi trovare già sotto casa al momento opportuno: a drone arrivato, ed anche questo contribuisce a scoraggiare i ladri, basterebbe digitare il proprio pin perché l’androide si apra come un fiore e lasci prelevare il suo contenuto.
Concludiamo con l’aspetto economico di questo progetto, Starship assicura che una consegna tramite i suoi droni terrestri potrebbe costare 15 volte in meno di una consegna tradizionale e portare finalmente tutte le consegne ad essere gratuite. Mica male.
Quando potremo vedere tale iniziativa farsi realtà? Il prototipo c’è, è reale e funziona ma verrà messo su strada solo nel 2016 e per testarlo in alcuni progetti pilota in USA, Regno Unito ed altre realtà locali.