Facebook è nato diversi anni fa, in un’università americana, e nella mente dei suoi creatori (tra i quali Zuckerberg) doveva essere uno strumento per scegliere, a suon di preferenze, tra due volti che, di volta in volta, venivano pescati tra gli iscritti o le iscritte al college in questione.
Col tempo, però, è diventato il ricettacolo di ogni tipo di informazione postabile da parte di un numero di iscritti che, attualmente, ammonta a 1,49 miliardi di persone (gran parte delle quali attive ogni mese!).
Naturale, quindi, che molte aziende vogliano mettere le mani su questi dati, per poter tarare meglio le loro offerte, sia di prodotti che pubblicitarie: avete, ad esempio, notato quanti sono i siti o le applicazioni che usano il log-in di Facebook come una sorta di Open Access per consentire l’accesso alle rispettive piattaforme? Sono davvero tanti: e quando voi, magari distrattamente, fornite il vostro consenso, dall’altra parte avviene una sistematica cessione di una gran molte di dati (dati di contatto, dati anagrafici, preferenze, like posti, elementi più taggati, notizie più lette etc).
Col tempo, poi, ci si dimentica di quest’aspetto e si continua ad utilizzare Facebook come niente fosse. E questo è solo uno dei tanti problemi cui la nostra privacy può andare incontro sul celebre social blu di Menlo Park.
Facebook sembra sempre più consapevole del problema riservatezza sulla propria piattaforma e, col tempo, ha introdotto sempre più opzioni di controllo dei nostri dati.
Il problema è che sono mal dislocate in sezioni delle quali, spesso, si ignora l’esistenza. Per questo motivo Facebook ha annunciato (e sta già introducendo) una nuova sezione chiamata “Security Checkup” (https://on.fb.me/1RAQjl9) che permetterà di valutare, app per app, chi accede ai nostri dati (e di rimuovere le autorizzazioni).
Oltre a ciò, sarà anche possibile sapere se qualcuno, da un altro pc o smartphone, tenterà l’accesso al nostro account, se la nostra password è stata condivisa e, comunque, come poterla proteggere al meglio.
Certo, come già ribadito, molte di queste cose si possono già fare ora ma la cosa importante è che, nella nuova sezione, queste opzioni sono state radunate tutte assieme e saranno accessibili tramite un pop-up che si aprirà al momento giusto proponendoci di modificare le voci, al momento, più attinenti con quello che stiamo facendo: la guida alla modifica delle impostazioni, poi, avverrà step by step ed il pop-up potrà esser chiuso a modifiche ultimate.
Security Checkup verrà introdotto prima lato Desktop e, col passare del tempo, farà il suo ingresso anche nelle app per dispositivi mobili.